La domenica ammuffita
Proe proe, sa figu coe, sa pudda cria, e fai’ un ou,
bibbiribou!
A domenica siamo arrivati così, dopo non so quanti giorni di
pioggia senza speranza. La mattina il sole è spuntato, ma in controluce si
vedevano le gocce cadere, che ci dobbiamo fare? Io alle tre sono arrivata ammuffita,
e temo che non fossi l’unica da queste parti.
Sicuramente Vittorio Sanna era più ammuffito di me, visto
che nemmeno aveva la forza di farci la radiocronaca. Masu, che lo sostituiva,
beh, come dire, proprio proprio in forma non era! Diciamo che in pochi istanti
è riuscito ad imprimere alla partita, quel po’ di depressione, arrendevolezza e
noia mortale che non guastano mai. A sentire la sua cronaca pareva che un
drappello di calimeri, piccoli brutti e neri, si stesse aggirando senza meta in
un campo desolato, probabilmente anch’esso ammuffito dall’eccesso di umidità. La
partita poteva farsi, giacché non mi pare che la Roma sia così irresistibile di
questi tempi, né che il Cagliari faccia così terribilmente pena, nonostante il
suo posto in classifica non proprio edificante. Astraendo quel si può dal
racconto ascoltato, mi pare di aver capito che l’inizio della gara non sia
stato affatto male. Poi abbiamo perso la trebisonda, o l’hanno ritrovata loro,
e siamo rimasti schiacciati per venti minuti buoni nella nostra area di rigore,
tentando qua e là qualche contropiede non andato a buon fine. Languida la
partita, languida la cronaca, languidi anche gli improperi che lanciavo ogni
volta che dopo la parola “angolo” seguivano lunghissimi istanti di silenzio nei
quali non succedeva niente, ma sarebbe anche potuto succedere di tutto, o
quando “in qualche modo” qualcuno recuperava palla o si trovava a terra. Peggio
di quando segui la partita su internet e non ti si ricarica la pagina, una
tortura.
Comunque i ragazzi sono andati agli spogliatoi sull’1-0 per
la Roma.
Il secondo tempo pareva decisamente meno peggio, non
risultavamo così schiacciati nella nostra metà campo, ma evidentemente i nostri
portafortuna si erano completamente ammuffiti. Così abbiamo iniziato a
sbagliare goal che sembravano fatti, mentre la Roma segnava un 2-0 tutto di
culo. E nulla da fare, non voleva entrare proprio nulla nella porta di quella
carogna di De Santis, se non un bel goal di M’Poku al suo esordio, un minuto
prima dei tre fischi (che questa settimana non sono arrivati ad libitum). Perso
abbiamo perso lo stesso, ma ci sono speranze per due motivi: il primo è che è
meglio comprare giocatorini che segnano (anche se senza cresta gialla sarebbero
più carini), il secondo è che ci abbiamo provato fino all’ultimo istante
disponibile, e quando si fa così va sempre e comunque bene.
Essendo la radiocronaca l’unica notizia che ho avuto della
partita (non ho visto programmi sportivi e non ho letto i giornali, a causa
dell’eccesso di muffa che mi ha resa un po’ inferma) quel che posso dirvi è che
‘sto verde della Roma mi sta molto antipatico (fossi romanista non sarebbe
così, ma io non punto a un equilibrio zen), che Conti contro la Roma è sempre
un gran capitano, che M’Poku è un bravo ragazzino pettinato male, ma già gli
voglio bene, che i silenzi alla Celentano in una radiocronaca sportiva fanno
male alla salute e che Zola si è messo a pedalare una bicicletta dal rapporto
piuttosto duro, tanto più che proprio ora che scrivo, il Chievo ha battuto il
Parma e noi siamo di nuovo terzultimi.
Ma mentre nulla di divertente si verificava in serie A, con
i gobbi vittoriosi, i Napoletani vittoriosi, gli Interisti redivivi e qualunque
altra amenità foriera di malumore, in quel di Tonara ci si salvava la domenica.
Anzi, a Tonara si giocava a palle di neve e a pupazzi e su Nuratze era troppo
innevato per permettere partite con i tacchetti anziché con le ciaspole. Forse
il freddo però salva dalla muffa, perché a Samugheo, temporaneo rifugio
antineve per i rossoneri (quelli belli) come a Tonara si vince, con sommo
tripudio e consolazione di Red, grazie a un goal di Sanna, contro la Montalbo. Vittoria
importante che permette di rosicchiare preziosi punticini alla Dorgalese e tenere
inalterate le distanze dalla vetta, conservando un terzo posto in classifica
che si fa, settimana dopo settimana, sempre più interessante e in futuro,
chissà… insomma meno male che c’è il Tonara!
Epilogo. La muffa si è fatta sentire in tutti i campi, e chi
ha seguito l’esordio degli azzurri al sei nazioni contro l’Irlanda avrà notato
che in campo erano tutti un po’ rimbecilliti, arbitri compresi. Partita
decisamente poco appassionante, stranamente, però i rugbisti tenerelli son pur
sempre rugbisti tenerelli.
Però a questo punto è uscito il sole e ci siamo asciugati
quindi per domenica prossima niente più scuse e niente pietà!
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