La domenica del deja vu
Taaaagliategli la teeeeestaaaaaaaaa!!!!!
L’avevo già sentita, mi pare, questa frase.
Via Zola, ci spiace caro sir, tante grazie e adesso fuori!
Torna Zeman! Ma non l’avevano mandato via in Avvento? Con la
Quaresima cambia tutto?
Mah… morto un Cellino se ne fa un altro. Anzi, altri due.
Tipo la scissione di Majin Boo, qualcosa del genere. È chiaro che i presidenti
del Cagliari si moltiplicano per partenognesi, così da mantenere incontaminato
il patrimonio genetico e lasciare qualche certezza a noi poveri tifosi.
Già abbiamo cambiato nome, non esageriamo con le novità! A
noi per stare tranquilli serve qualche bel deja vu.
Giorgi va, Giorgi torna. Mazzone
va, Mazzone torna. Ventura va, Ventura torna, Arrigoni va, Arrigoni torna
(lampu). Ballardini va, Ballardini torna. Sonetti va, Sonetti torna. Giampaolo
va, Giampaolo torna. Ficcadenti va, Ficcadenti torna (‘stitzia). Lopez Pulga,
Pulga Lopez. Solo Pulga, solo Lopez. Fine di un’era? Buahahahahahahahahah!!!! Zeman va, Zeman torna!
Ri
benvenuto maestro, le voglio bene, a lei. Anche a Zola. Alla regina di cuori
bis, no.
Comunque. Siamo nella cacca, ed è ufficiale.
Brutta
sconfitta contro la Sampdoria, dopo una brutta sconfitta contro il Verona. Non
c’è tanto di più da commentare.
Il punto è: c’è qualcuno che ci crede? Se il
primo progetto è stato accantonato alle prime difficoltà, se il rattoppo è
stato scucito malamente per tornare al rammendo originale, qualcuno di quelli
che decidono ha idea di cosa stia facendo?
A me il Cagliari di inizio campionato
entusiasmava. Per me sprigionava divertimento puro, senso del gioco, ma io non
decido. Il punto ora è: il Cagliari si piaceva? E adesso si piace? Giovani ragazzi
dalle maglie rossoblù e un pallone tra i piedi, vi piace oppure no? Rispondete! Ne avete voglia, oppure no? Ma non di Serie A, B, C, Eccellenza, Promozione,
III categoria o campionato allievi. Di calcio, ne avete voglia? Di quel gioco
che si fa con un pallone tra i piedi, ma se non hai un pallone va bene anche
una lattina. Di quel gioco che si gioca in un campo in erba con tanta gente
intorno che urla e si sente impazzire ad ogni tiro, ma se non c’è va bene anche
una spiaggia con le infradito a segnare la porta e gli amici a guardare e
ridere seduti su un asciugamano. Di quel gioco per cui da ragazzini
rinunciavate ad uscire con gli amici per allenarvi, ne avete ancora voglia o
già vi basta? Il punto è lì, secondo me. Non se resteremo in A o retrocederemo, ma "ci metteremo a giocare?". Nel cuore dei tifosi le lacrime di Tovalieri a Napoli e l’esultanza
di Zola dopo il 2-0 contro la Salernitana hanno lo stesso inestimabile valore.
Pagine di sport, emozioni, gioco. Imprese di cui andare, comunque, fieri. Racconti
da fare, per spiegare il valore della vittoria e della sconfitta, dello sport,
della vita. Questo è il punto, per me. E su questo non ho altre dichiarazioni.
Per il resto ancora una volta nulla di nuovo, solo tanti
deja vu. La Juventus vince, la Roma continua a regalare pareggi ai nostri
diretti avversari. Nainggolan, che ancora ci vuole un po’ bene tenta di
arginare i danni gambizzandoli, ma forse non è la maniera giusta. Milano tutta continua a vivere al centro di uno psicodramma. In Europa per
una volta le italiane vanno… sarà mica l’assenza di Conte?
Ma nonostante tutto questo grigio c’è sempre un raggio di
sole! Il Tonara va, e va e va!!! Dopo un pareggio con l’Ozierese, domenica i
nostri eroi superano la Fanum Orosei grazie a un gol di Peppe Sau. E domenica
dopo domenica rosicchiano con costanza e impegno qualche punticino alla
capolista… schhhhhh, io non dico niente! Soltanto: ma lo sapete che il
campionato di promozione è meglio della serie A?
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