"PARIGI - La Francia è sotto choc: un liceale diciassettenne, già
sospettato di violenza sessuale, è stato incriminato oggi per stupro ed
omicidio, dopo che il corpo di una studentessa di soli tredici anni è
stato ritrovato in un bosco di Chambon-sur-Lignon, nella regione della
Haute-Loire, ne centro della Francia. Agnes, questo il nome della
vittima che frequentava una scuola privata, era scomparsa mercoledì
scorso ed il corpo è stato ritrovato il giorno stesso, grazie alle
indicazioni dello stesso liceale. Il giovane ha «riconosciuto di averla
uccisa, violentata e bruciata», ha dichiarato alla stampa il procuratore
della Repubblica di Clermont-Ferrand, Jean-Yves Coquillat. La
studentessa «è stata uccisa in modo estremamente violento e brutale», ha
spiegato ancora Coquillat, secondo cui l'aggressore si era munito di
«oggetti», il che lascerebbe suppore la premeditazione. Incriminato oggi
per lo stupro e l'assassinio di Agnes, il ragazzo era già sospettato di
aggressione sessuale a danno di un'altra minorenne, nell'agosto 2010."
"ITALIA/Tre condannati per stupro, e i loro parenti aggrediscono
i giudici. Siamo nel Tribunale di Velletri, si sta celebrando il
processo per lo stupro avvenuto ai danni di una ragazzina di 16 anni
nell'aprile dello scorso anno a Torvajanica. I giudici condannano E. e
N. Pasimovich, di 20 anni, di origini argentine ed etnia rom, e M.
Sorrentino, di 21 anni, a otto anni e sei mesi per la violenza sessuale.Al momento della lettura della sentenza si scatena il finimondo. I parenti dei neo condannati scatenano una violenta reazione per la decisione avversa e provano ad aggredire i giudici.
Un maresciallo e due carabinieri della stazione di Velletri, da soli, oppongono fisicamente resistenza alla ventina di persone che cerca di venire a contatto con i togati, che riescono comunque a raggiungere una stanza e a chiudersi dentro. A quel punto, per l'impossibilità di malmenare i giudici, la rabbia dei protestanti si è sfogata sugli arredi dell'aula, devastandola, mentre accorrevano altri rinforzi in divisa per fronteggiare la furia scatenata dei parenti dei condannati. Alla fine il bollettino di guerra parla di sei carabinieri feriti e venti persone arrestate, dodici donne e otto uomini. Dovranno rispondere di minaccia a corpo giudiziario, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Il Presidente del Tribuanle, intanto, commenta: "In tanti anni mai vista una cosa così".
Un maresciallo e due carabinieri della stazione di Velletri, da soli, oppongono fisicamente resistenza alla ventina di persone che cerca di venire a contatto con i togati, che riescono comunque a raggiungere una stanza e a chiudersi dentro. A quel punto, per l'impossibilità di malmenare i giudici, la rabbia dei protestanti si è sfogata sugli arredi dell'aula, devastandola, mentre accorrevano altri rinforzi in divisa per fronteggiare la furia scatenata dei parenti dei condannati. Alla fine il bollettino di guerra parla di sei carabinieri feriti e venti persone arrestate, dodici donne e otto uomini. Dovranno rispondere di minaccia a corpo giudiziario, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. Il Presidente del Tribuanle, intanto, commenta: "In tanti anni mai vista una cosa così".
Non è una data casuale quella del 25 novembre per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Le Nazioni Unite hanno stabilito che si ricordasse ciò che accadde il 25 novembre 1960 alle sorelle Mirabal. Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal furono barbaramente massacrate e uccise mentre si recavano in carcere a trovare i mariti di due di loro con i quali si opponevano al regime tirannico di Rafael Trujilo. Il loro nome in codice era Mariposas, farfalle. E siccome le idee non risiedono nel corpo e non possono essere uccise, contrariamente a quanto molti pensano, Trujillo fu ucciso un anno dopo. Dal 1980 il 25 novembre è stata scelta come data per ricordare la violenza sulle donne. L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò nel dicembre del 1999 la risoluzione con cui si decretava che il 25 novembre diventasse la Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne in ricordo del crudele omicidio delle sorelle Mirabal.
Ad oggi la cronaca ci riporta ancora tragici esempi di violenza sulle donne, non solo di stupro, ma di violenze domestiche, di discriminazione sessuale, di maschilismo abietto. Cosa pensare, se non che si prova schifo al ricordo che "gli uomini che cambiano sono figli delle donne, ma non sono come noi?"
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