tag:blogger.com,1999:blog-225739344469759422024-03-14T08:34:11.134+01:00La Rassegna Stronzared&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.comBlogger1760125tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-20597042618896751212021-03-05T16:41:00.003+01:002021-03-05T16:41:55.877+01:00Stiletto Sport (il calcio visto dai tacchi a spillo)<p> </p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%;">Flash Ruga<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDk/9NSrjK-exgki0_OgPje860o_fm4Pp1SNwCPcBGAYYCw/s1600/stiletto.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1076" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDk/9NSrjK-exgki0_OgPje860o_fm4Pp1SNwCPcBGAYYCw/s320/stiletto.jpeg" /></a></b></div><b><br /><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></b><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 14.0pt; line-height: 107%;"><br /></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ma voi, un mese fa, lo
sapevate che esistesse Daniele?<o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Daniele? Certo che
esiste!!! Il Capitano! Il Numero Cinque! L’unico, indimenticabile castigatore
dei giallorossi di ogni attitudine e latitudine! Il mitico Daniele Conti 5!!!<o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ma no! Daniele. Da Lucca.
Juventino.<o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Un toscano juventino? Non
è una bella cosa, sai. Che ruolo gioca?<o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Difensore. <o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ecco lo sapevo. Sarà il
solito brocco. Fermo in mezzo all’area ad aspettare la primavera. A guardarsi
la punta del naso, non si sa mai che ci si posi una farfalla di passaggio…
insomma se è della Juventus e lo prestano a noi sarà uno lungo come una
quaresima e lento come un pomeriggio di agosto con lo scirocco e 42 gradi
all’ombra… <o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Lento?<o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Lento!!!<o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Lento…<o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Era inizio l’inizio di
febbraio del 2021 quando da un volo proveniente dal <i>Continente</i> scese un
giovanotto lungo e lento. Viso bimbo, regolare, capelli castano chiaro, barba
rada di una settimana, incedere svogliato. Il volo atterra in una città
silenziosa e semideserta, che brilla in un assaggio di primavera che fa bene al
cuore, ma tutti lo guardano dalle finestre di casa, chiusi nella seconda
settimana di improvvida <i>zona arancione</i> di un fine inverno dell’era
covid19. Nessuno scende dietro di lui dalla scaletta dell’aereo e il ragazzo si
ferma qualche gradino prima di toccare terra per guardarsi attorno e annusare l’aria.
<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Il mondo, visto dalla
pista di decollo e atterraggio dell’aeroporto di Cagliari, il Mario Mameli di
Elmas, è uno specchio di cielo, punteggiato dal rosa dei fenicotteri. L’aria,
amici miei, sa di mare e di laguna, densa di sale, forte come il sudore dei
pescatori che si faticano la giornata tra rio Cixerri e porto, dolce come il
profumo di salicornia e malinconica come la luce che scende rossastra tra le
luci del tramonto e la sagoma dei monti di Capoterra, in fondo a sud ovest. Insomma,
per chi arriva, sembra il Paradiso, questo ultimo angolo del Golfo degli
Angeli. E al nostro giovane Daniele si aprono gli occhi, si scalda il cuore, e
si spalancano i polmoni! <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Respira il ragazzo. A fondo.
L’aria buona dello stagno di Santa Gilla. Ne inspira ogni effluvio. Ne assorbe
ogni sentore di sale e ogni particella di iodio. E si perde, come in una sorta
di trans, nella miscela aerea della città. Forse qualcosa in lui inizia a
cambiare…<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Da Elmas ad Asseminello sono
pochi minuti. Non vede la strada, non ricorda che accade. Ma si trova vestito
di un nuovo colore: il <i>Rosso</i> del cuore e il <i>Blu</i> del cielo e del
mare… <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">È passato un mese,
Daniele si sveglia alla Sardegna Arena. Quella maglia Rossa e Blu numero 24 sembra
che gli dia una forza che non conosceva. È in ogni azione, torna in un lampo in
difesa, sembra andare più veloce del vento. La serata è tiepida. Il levante
porta sul campo il profumo dell’altro stagno di Cagliari, il Molentargius con
le sue saline, che distano solo poche centinaia di metri. Sul campo si
combatte, gli avversari picchiano duro. L’allenatore urla come Hulk nella sua
esibizione migliore. Al tredicesimo 13 secondi, DA13 sempre con noi. Si tenta
qualche azione si guadagnano solo calci d’angolo. Il ragazzo respira. Sente le
ali ai piedi. Altro angolo, Marin mette in mezzo, il numero 24 è così veloce
che non lo vedi arrivare. Svetta alto, molto alto, più alto di tutti anche di
PavoFrankenstein... <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">E gooooollll!!!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">La strada del sogno è
ancora lunga amici cari. Ogni tanto nel nostro modo di vedere il calcio e
vaneggiare le imprese dei nostri paladini del giuoco, ci sembra di scorgere la
luce folgorante di un nuovo Supereroe. Questa volta è stato il lampo di <b>Flash</b></span></i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">,
<i>dalla calzamaglia rossa e blu e dalle ali dorate ai piedi, novello dio
Mercurio che annuncia sei punti in tre soli giorni.<o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Lo sapete, siamo delle
romantiche del pallone, cresciute a 500 caffellatte con strisciolina rossoblu e
Giggi Riva… <o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Ragazze che non
dimenticano mai la sola vera legge del tifo: <b>Il calcio è degli sfigati</b>,
ma che hanno lo sguardo lungo e sanno che, quando meno te lo aspetti, da queste
parti, i destini si incrociano, chi arriva vincitore a Cagliari non riesce nemmeno
a sbarcare e chi atterra supersfigato si può trasformare in eroe… per un
giorno, per una stagione, per la vita… chissà!<o:p></o:p></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;">Questo, cari amici, ce lo
dirà solo la Storia, e quel rettangolo verde che chiamiamo campo.<o:p></o:p></span></i></p>red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-39154826832568993962021-03-02T22:57:00.003+01:002021-03-02T22:57:23.368+01:00Stiletto Sport (il calcio visto dai tacchi a spillo)<p> <span style="font-size: medium;">Il romanzo gotico del Pavoloso Frankenstein </span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDk/9NSrjK-exgki0_OgPje860o_fm4Pp1SNwCPcBGAYYCw/s1600/stiletto.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1076" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDk/9NSrjK-exgki0_OgPje860o_fm4Pp1SNwCPcBGAYYCw/w134-h200/stiletto.jpeg" width="134" /></a></span></div><span style="font-size: medium;"><br /></span><p></p><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Si dice che Mary Shelley trasse ispirazione per il suo
capolavoro Frankenstein da un sogno.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Dicono che Mary, giovanissima, ospite di lord Byron,
avesse ascoltato lunghi discorsi sulla vita, sulla morte, sulla possibilità di far
rivivere creature assemblate da parti di corpi raccolti nei cimiteri. Era il
1816, “l’anno senza estate”, e per trascorrere il tempo costretti in casa dalla
pioggia, Byron propose alla sua compagnia di comporre storie di fantasmi: fu
così che la creatura del dottor Frankenstein prese vita e popolò gli incubi di
tanti…<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Passarono gli anni, cari bambini, e arrivò il 2020. Era “l’anno
senza primavera”, o meglio ancora, la primavera c’era, ma nessuno la poteva
vedere perché tutti, chiusi in casa senza pioggia, cercavano di passare il
tempo esorcizzandolo con storie di fantasmi calcistici, perché anche il calcio
sembrava andato via. Ma poco prima che il mondo sprofondasse nel più
incredibile romanzo gotico che si potesse concepire, nell’apparente normalità di
un febbraio che tesseva invece l’incubo della pandemia (o della zona retrocessione?), in una clinica
di Innsbruk, il misterioso dottor Fink cuciva e ricuciva instancabilmente una
sinistra creatura che a breve avrebbe ripreso vita. Non è vero, non era sinistro,
purtroppo, crociato rotto a parte. Di mancino avevamo Gigi e il suo successore ancora
non è arrivato: ci tocca tenere il nostro Franky dal piede destro e il capo d’oro.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Franky nostro, come Frankenstain di Mary è forte e testardo.
Il nostro, a differenza del suo antenato, concentra tutti i punti di sutura sul
ginocchio ed è gioviale e sorridente, nonostante l’abitudine a risorgere dai
letti di ospedale. Dicono che compaia sui campi quando meno te lo aspetti, e il
suo incedere sia per il compagno Licogiannis, come la luna piena per un
licantropo: risveglia il lupo Giovanni, gli ribalta il talento e lo trasforma
da scarpone ad assist man. Il nostro Franky Pavoloso è un eroe luminoso e
allegro, ma può essere anche un incubo, random, per difese e portieri. Il nostro
Franky rossoblù è gentile e generoso e non vi deve mai fare paura bambini cari,
se vi piacciono i colori giusti. Se vi capitasse di sognarlo scrivereste un bel
romanzo di una squadra assemblata con fatica, che un bel giorno prese vita, anche
se non era molto bella. Con un incedere un po’ rozzo e un po’ inquietante, comunque, era riuscita a vincere una partita importante grazie al più rappezzato dei suoi
eroi. Con la sua testa d’oro aveva risvegliato i cross del giovane Lupetto e
grazie alla sua testa dura (sempre la testa) aveva guadagnato un rigore. E con la vittoria si poteva ancora sognare! Ma non
siate impressionabili come Mary Shelley, provate a sognare un lieto fine.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Dicono che Mary, giovanissima, avesse sognato di comprare
Pavoletti al Fantacalcio. Scrisse subito "Frankestein, o il moderno Prometeo". Ma
se avesse aspettato sette mesi avrebbe scritto un’altra storia.<o:p></o:p></p><span style="font-size: medium;"></span><p></p>red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-81032015559124035212021-02-23T16:04:00.004+01:002021-02-23T16:14:10.122+01:00Stiletto Sport (il calcio visto dai tacchi a spillo)<p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDk/9NSrjK-exgki0_OgPje860o_fm4Pp1SNwCPcBGAYYCw/s1600/stiletto.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1076" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDk/9NSrjK-exgki0_OgPje860o_fm4Pp1SNwCPcBGAYYCw/s320/stiletto.jpeg" /></a></div><br /> <span style="font-size: large;"><b>HULK</b></span><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Amici… Giulini ci ha
letto, ne siamo sicure! <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">No? Non è così? <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Ribadiamo. Giulini la
settimana scorsa ha letto il nostro <i>Stiletto</i> e ha preso spunto per
uscire da questa complicata situazione.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Prova ne è che, pur non
avendo ancora aderito alla nostra affermazione più importante, “<b><i>il calcio
è degli sfigati</i></b>”, ha capito che a guidare la reazione di orgoglio, la
risposta di carattere, la svolta della stagione di questa nostra meravigliosa e
scarcagnata banda di supersfigati chiamati ad essere eroi, non poteva che far
arrivare lui. Uno che sfigato lo sembra davvero e proprio per questo nasconde,
ma non troppo, dentro di sé un autentico, incontenibile, inarrestabile,
imponderabile supereroe! <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Semplice, no? Semplici!!!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Notte funesta su Cagliari
quella tra domenica 21 e lunedì 22 febbraio 2021. Le urla roboanti dello
scirocco si erano impossessate della Città del Maestrale. Il mare mordeva
furibondo la riva, un cielo apocalittico incombeva plumbeo sulla Sella del
Diavolo. Il promontorio luciferino che divide in due il Golfo degli Angeli
resisteva tenacemente nella strenua difesa di quel triangolo benedetto di terra
che si stende dietro le saline, verso la città e il porto: piana degli eroi,
laddove ancora oggi cresce l’erba del <i>mitico</i> stadio Amsicora, con la
residua tribuna alberata, sulla destra. Sulla sinistra, invece, si riconosce
ancora ciò che resta del <i>glorioso</i> Sant’Elia e un primo abbozzo di quella
che dovrebbe rappresentare la casa del futuro, la Sardegna Arena. In quella
triade di rettangoli verdi i nostri eroi piccoli e grandi, noti e meno noti,
hanno lasciato sul campo sudore e sangue… tibie e menischi. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Ecco, in questa atmosfera
grigia ed elettrica, tesa in attesa, tutti sapevano che, da un momento
all’altro, qualcosa sarebbe accaduto. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Così, da un aereo
semivuoto tipico dell’era covid19 ieri è sceso lui… un uomo che durante la
firma del contratto non ha parlato, ha bofonchiato; non ha sorriso, si è
lasciato immortalare con impresso in viso il proprio miglior grugnito.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Voci ben informate dicono
che appena arrivato ad Asseminello, dove era atteso dalla squadra, una folata
di scirocco carico di elettricità gli abbia spettinato il capo. E lì,
improvvisamente, si è manifestata la scelta di Giulini: il più iracondo,
muscolare, furioso, verde dei supereroi è giunto tra noi! Hulk si è
scompigliato i capelli, ha strappato camicia e cravatta, si è sbracciato, ha
emesso urla intellegibili e agghiaccianti, ma in tempi brevi la squadra docile
al suo cospetto ha iniziato a tessere le tele per piegare di nuovo il destino
alla propria causa.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Non si sa nulla del dopo
allenamento. Nessuno può confermare se ciò che vi raccontiamo sia vero.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Certo è che oggi non tira
più un vento funesto. Un cielo luminoso e un sole caldo accompagnano il
risveglio primaverile di un normale martedì di fine febbraio.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Ma si sa… quando è tutto
tranquillo, quando la vita scorre nella più monotona normalità, è allora che un
eroe potrebbe camminarti accanto in mentite spoglie da supersfigato.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Se fossi nella squadra,
io non rischierei di risvegliare l’ira dei Semplici…<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 12pt; line-height: 107%;">Stay tuned<o:p></o:p></span></p>red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-4768625404558409882021-02-18T22:54:00.000+01:002021-02-18T22:54:33.794+01:00Stiletto Sport (il calcio visto dai tacchi a spillo) <p></p><h2 style="text-align: left;"> <span style="font-size: large;">Proemio <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><br /></span></h2><span style="font-size: large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDk/9NSrjK-exgki0_OgPje860o_fm4Pp1SNwCPcBGAYYCw/s1600/stiletto.jpeg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1076" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDk/9NSrjK-exgki0_OgPje860o_fm4Pp1SNwCPcBGAYYCw/w134-h200/stiletto.jpeg" width="134" /></a></div></span><p></p><i><span style="font-family: "Bookman Old Style",serif; font-size: 12.0pt; line-height: 150%;">Cantami,
o Diva, l’ira funesta del Pelide Achille… </span></i><span style="font-family: "Bookman Old Style", serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">No, non va bene,
l’ho già sentita.</span><br /><span style="font-family: "Bookman Old Style", serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;"><i>Musa, quell'uom dal multiforme ingegno dimmi...</i> No, anche questa sembra vecchia!</span><br /><i><span style="font-family: "Bookman Old Style", serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Le armi canto e l’uomo… </span></i><span style="font-family: "Bookman Old Style", serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Neppure, suona scontato!</span> <div><i><span style="font-family: "Bookman Old Style", serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Le donne, i cavalier, l’arme, gli
amori</span></i><span style="font-family: "Bookman Old Style", serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">… ma no,
che cavolo!!!</span>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Bookman Old Style", serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;"> </span></p>
</div><i><span style="font-family: "Bookman Old Style", serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Narrami, o Brera, quel dì che uno sfigato
di Leggiuno</span></i><br /><i><span style="font-family: "Bookman Old Style", serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Su un prato verde un dì d’ottobre
ozioso</span></i><br /><i><span style="font-family: "Bookman Old Style", serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Mettendo il cuore, i piedi, il fiato in
un pallone e un gioco</span></i><div><i><span style="font-family: "Bookman Old Style", serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Da uomo diventò “Rombo di Tuono”.</span></i><div>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-family: "Bookman Old Style", serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">Eccolo! Eureka! <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Bookman Old Style", serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">È questo che ci serve, cari amici.
Guardate cos’abbiamo combinato: se andate a vedere il post qui sotto abbiamo lasciato
il Cagliari da solo nelle paludi della tristezza. È arrivata una pandemia, si è
fermato il calcio, si è fermato il gioco e noi ci siamo dimenticate di
ricordare ai nostri ragazzi che il calcio è degli sfigati! Perché solo gli
sfigati possono essere eroi… non ditemi di no! L’ira funesta di uno imbattibile
ucciso da un colpetto al tallone. L’ingegno multiforme di un naufrago che
quando è tornato a casa l’ha riconosciuto solo il suo cane; le donne i cavalier
e Orlando che a cercare dove gli era finito il senno andò fino alla luna. Sono
questi gli eroi, amici cari, somigliano così terribilmente ai nostri ragazzi…
così sfigati, ma così poetici ragazzi rossoblù. E noi li canteremo, novelle Brera,
ad insegnare ancora e sempre agli analfacalcio l’incredibile poesia del gioco.
E a ricordare, chissà che serva, ai nostri giocatori che solo gli sfigati
possono diventare eroi. E se eroi non bastasse alla salvezza, beh, si
attrezzassero in fretta a diventare supereroi!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-family: "Bookman Old Style", serif; font-size: 12pt; line-height: 150%;">A dare l’esempio c’è l’Uomo Cragno in
porta: “da un grande potere derivano grandi responsabilità”, tipo intercettare
gli assist arrevesci di Walukiewicz, ma lo faceva anche Albertosi con Niccolai:
non bisogna perdere la pazienza. Faccia da bimbo, animo puro e manone sante, come
l’Uomo Ragno l’Uomo Cragno brilla per onestà e serietà, come lui è giovane,
fragile e umano, come lui i suoi poteri si manifestano solo quando porta la
divisa rossoblu. Quando lo scorso anno ha cercato di fare la tela durante una
partita si è schiantato sul palo, ma il colpo ha solo fatto rinforzare i suoi
superpoteri. Prepariamoci a vederli crescere ancora, ora che il gioco si fa
davvero duro: noi lo sappiamo chi sei tu: il nostro amichevole Uomo Cragno di
quartiere!<span style="color: #202020;"><o:p></o:p></span></span></p><div><div><span style="font-size: large;"></span><p></p></div></div></div></div>red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-13640641740095661622020-01-13T23:35:00.003+01:002020-01-13T23:35:52.729+01:00Stiletto Sport: il calcio visto dai tacchi a spillo<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: large;">Le Paludi della Tristezza – The NeverEnding Story</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDk/9NSrjK-exgki0_OgPje860o_fm4Pp1SNwCPcBGAYYCw/s1600/stiletto.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1076" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDk/9NSrjK-exgki0_OgPje860o_fm4Pp1SNwCPcBGAYYCw/s320/stiletto.jpeg" width="215" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">Ogni
Regno della Fantasia, si sa, prima o poi è minacciato dal Nulla. Ogni Grande
Avventura che si rispetti, ogni Viaggio dell’Eroe, prima o poi, deve subire le
sue prove, scontrarsi con quella strana entità che le persone serie, coloro che
conoscono il mondo, che sanno come si fa, come si vive (o come dovrebbero
vivere gli altri), chiamano la realtà.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">Vale
per tutto: per le storie, per i libri, per la vita… e sì, cari ragazzi, vale
anche per il Calcio. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">È
così che i nostri eroi, che correvano spediti in groppa a un bianco destriero
nutrito dalla gioia dei 29 punti, a 4 partite dalla fine del girone d’andata,
senza sapere come né perché, rallentati dall’ultimo pareggio nella bassa piana
di Sassuolo, ascoltano le voci che mormorano: “non ce la farai…” “la favola è
finita…” “la fine non è lieta…”. E in men che non si dica, dalla bassa pianura
si ritrovano con i piedi immersi nelle sabbie mobili. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">Aspettate
un momento, prendo dallo scaffale polveroso del Tempo il Libro della Storia
Infinita dello Sport più bello del mondo: accarezzo la copertina di cuoio
cucita a mano, come un vecchio pallone che ha rimbalzato in molti campi
polverosi, lo apro, cerco il capitolo del Campionato 2019-2020, quello del
Centenario, del Cinquantesimo del mitico Scudetto, e leggo così:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<i><span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">Il
Cagliari, rivestito dei Colori della sua Storia, aveva già perlustrato le
montagne d’argento della Lazio, il deserto delle speranze infrante di Udine e
la valle delle torri di cristallo Bianconere, ma senza alcun risultato. Gli era
rimasta una sola possibilità: trovare il Saggio, il più vecchio di tutto il
Regno della Sport, che aveva la sua dimora su di un alto Monte sperduto nelle Paludi
Rossonere della Tristezza. L’unico che gli possa indicare la via verso
l’Oracolo del Sud… attraversare le sue porte e ritrovare la luce della
Vittoria. <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<i><span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;"><br /></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">Le
paludi non sono un bel posto, cari lettori: nelle paludi si perde la forza
nelle gambe, si smarrisce l’entusiasmo. Non ci sono punti di riferimento,
spesso si affonda nel fango fino al ginocchio e si fa fatica ad uscirne. Le
paludi sono fredde, umide, scure. Si può essere invasi dalla paura, o peggio
dalla tristezza. Nelle paludi tutto è lento. Si vaga per giorni e settimane e,
a volte, si perdono gli amici. O i sostenitori e i tifosi. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">È
allora che bisogna essere forti. Bisogna ricordare chi siamo e da dove veniamo.
È allora che il Libro della Storia, con i suoi simboli, con i suoi eroi, con le
imprese di chi ha attraversato le glorie e le fatiche di un lungo campionato,
diventa la mappa sulla quale orientarsi. Perché, se ti volti indietro in una
buia palude, trovi solo il fango e dietro altro fango e ancora dietro il Nulla.
Ma se guardi dentro di te e ricordi chi sei, e qual è il tuo compito, la tua
missione, il tuo traguardo, riscopri la forza per guardare in alto e vedere la
Montagna del Saggio. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">Dal
libro della Storia, in questi giorni, è arrivato fino a noi un intreccio di
segni rossi e blu, un di-segno, un segno da portare addosso e nel cuore, il
segno dell’eroe che farà sì che il vecchio Saggio lo riconosca e lo aiuti a
ritrovare la strada. E noi, amici, noi che leggiamo il libro che cosa possiamo
fare? Noi possiamo riprendere a incitare l’eroe, perché non si perda d’animo… e
urlare forte, con tutta la voce che abbiamo, perché il vecchio Saggio si svegli
dal sonno del Tempo e lo senta arrivare. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<i><span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">Dopo
un lungo vagare nelle Paludi della Tristezza, il Cagliari arrivò davanti al
Grande Saggio. Gli mostrò l’intreccio di segni rossi e blu su sfondo bianco di
cui era rivestito. E gli chiese: “Lo riconosci questo?”. <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<i><span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">“Noi
non vedevamo questi gloriosi colori da lungo tempo”.<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<i><span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">“Come
posso ritrovare la via della Vittoria e salvare questo fantastico campionato
dall’avanzare del Nulla?”<o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<i><span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">“Noi
non lo sappiamo, ma tu puoi chiederlo all’Oracolo del Sud, che si trova a diecimila
miglia da qui… non puoi trovarlo</span></i><span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">Vedete
cari amici, possiamo scoraggiarci o possiamo continuare a sognare. Possiamo
credere tutti insieme che mentre vaghiamo senza speranza per uscire dalle
Paludi della Tristezza e dirigerci verso l’Oracolo del Sud venga a salvarci un
bianco drago alato che percorre diecimila miglia in un solo battere di ciglia.
Possiamo credere che anche se arriviamo davanti all’Oracolo egli ci ucciderà
perché non riusciamo a sciogliere il suo enigma, o possiamo credere che noi che
leggiamo il libro gridiamo tutti insieme la risposta e il nostro eroe la
sentirà e forte del nostro grido continuerà il viaggio. Possiamo credere che
tutto sia perduto o che alla fine, invece, si salverà un ultimo punticino,
piccolo come un granello di sabbia, e brillante come un granello di sabbia che
riflette il sole, e da quello ricominceremo a scrivere la storia di questa
squadra e di questi colori.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">Noi?
Ma noi siamo solo spettatori. Noi stiamo solo leggendo un vecchio libro
polveroso, dalla copertina di cuoio, che tu Violet hai afferrato da un vecchio
scaffale. E diciamolo, cara Violet, non sei mai stata una cima di concretezza,
una paladina della realtà… sei piuttosto una accanita sognatrice.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">Forse
è vero, forse avete ragione. Forse. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">Ma
il Libro della Storia Infinita dello sport più bello del mondo, è un libro
magico. La storia che vi è scritta l’hanno fatta gli eroi di un tempo, ma non è
finita. La storia di quel libro la fanno i nostri eroi, ogni giorno, ogni
allenamento, ogni passaggio e ogni azione di ogni singola partita. E la
facciamo noi, ogni sogno, ogni grido, ogni sventolare di bandiere, ogni
incrociar di dita e ogni sospiro… <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;">Tutto
sta a continuare a leggere e a partecipare, a correre e a tifare… fino
all’ultima pagina del libro e all’ultimo triplice fischio del 24 maggio e oltre
e poi, chissà… se il sogno di andare in Europa resterà un sogno o si
trasformerà in realtà</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/5utC5fvY-Zs/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/5utC5fvY-Zs?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="font-family: "Times New Roman", serif; line-height: 107%;"><br /></span></div>
red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-29136852394598949702019-12-08T15:10:00.000+01:002019-12-08T15:19:54.044+01:00Stiletto Sport: il calcio visto dai tacchi a spillo<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">La favola del Principe Ranocchio</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDk/9NSrjK-exgki0_OgPje860o_fm4Pp1SNwCPcBGAYYCw/s1600/stiletto.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1076" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDk/9NSrjK-exgki0_OgPje860o_fm4Pp1SNwCPcBGAYYCw/s200/stiletto.jpeg" width="134" /></a></span></div>
<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
C’era una volta un re che disse alla sua squadra “raccontami
una favola!”, ed ella incominciò: “c’era una volta un re, che disse alla sua
squadra “raccontami una favola”, ed ella incominciò…<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
C’era una volta un principe imprigionato nel corpo di un
ranocchio, che poi era un ranocchio bello e raro, un ranocchietto bello come un
principe, un ranocchio rosso blu. Narrava la leggenda che la principessa che l’avesse
baciato l’avrebbe fatto tornare principe, ma se la principessa non l’avesse
amato davvero davvero davvero con amore puro e vero la principessa si sarebbe
trasformata anch’essa, in quell’insidioso insettino chiamato forbicina, insomma,
la principessa che non avesse amato sinceramente l’aitante principe nel profondo
della sua essenza di principe ranocchio, si sarebbe trasformata in cugurra!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E fu così che di generazione in generazione nella città di Cagliari
proliferarono le cugurre, che furibonde per non esser più, o forse per non
essere mai state principesse, cugurravano il principe perché tornasse ranocchio,
e così fu, in una continua altalena tra gli stagni e dorati saloni da ballo
della serie A. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma un giorno, un luminoso giorno di sole in cui il mare del
golfo degli Angeli luccicava di mille colori, il piccolo ranocchio decise che
il suo centesimo compleanno l’avrebbe festeggiato in grande, col mantello e la
corona, posta su un capo d’uomo o sul grazioso testolino da anfibietto chi lo
sa, ma sarebbe stata una festa grande e bella, una festa lunga un anno, una
festa regale e ranocchia, unica, tutta rossa e blu.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La festa iniziò in salita, con le principesse cugurre in prima
fila al buffet, ma giorno dopo giorno… <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Avevamo lasciato il nostro ranocchietto bello alla decima
giornata, con diciotto punti e una quinta posizione condominiale, pronta allo
scontro diretto per la Champions a Bergamo, contro l’Atalanta. Le principesse
sono in agguato, ma il nostro ranocchietto ha scelto di correre solo, forte della
sua maglia verde rospo e ormai si è fatto così forte e spavaldo da affrontare
il periglio in bianco, a casa della Dea.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Diciamo la verità, ci credevamo solo noi che amiamo ben più
i ranocchi che i principi… e il nostro eroe non ci ha deluso. Il Cagliari
imposta la partita perfetta, induce l’Atalanta all’errore e va in vantaggio
grazie all’autogol di Pasalic. A suggellare la vittoria è una rete di Oliva, la
prima ufficiale con su Casteddu, alla faccia delle ex principesse che criticavano
una formazione in campo scelta per perdere.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma non ci basta, la festa continua a ritmo serrato: dobbiamo
incontrare la Viola, che è simpatica perché il viola si ottiene col rosso e col
blu e perché ormai condividiamo un capitano che ha trasformato in emozione e
poesia ogni incontro tra la Fiorentina e il Cagliari. Il rumore di fondo del
frinire delle cugurre è presente, ma è coperto dal suono forte e pieno di
calore degli applausi al 13’ minuto, il minuto che non si gioca. Da lì inizia
una cavalcata trionfale, una possente sinfonia “allegro con fuoco” che parte al
13’ con Rog, <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span>al 26’
con Pisacane, Simeone, emozionato ed emozionante al 34’, Joao Pedro al 54’,
Nainggolan al 65’, mentre negli ultimi venti minuti Vlahovic salva con una
doppietta la panchina di Montella e ci ricorda che bisogna stare attenti sul
finale.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il problema è che a questo punto il ranocchietto nostro si
deve fermare perché le nazionali premono: l’Italia conclude in trionfo le
qualificazioni agli Europei contando sull’infinita voglia di giocare di
ragazzini che vengono da squadrette come il Cagliari e il Sassuolo che fanno
squadra insieme agli uomini di esperienza… come si farà ad affidarsi a
gentaglia così in campo internazionale? Chissà! <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Dicevamo però che la pausa nazionale fa dimenticare al
Cagliari le insidie del finale… e forti del risultato e immemori della
doppietta viola in dieci minuti si va a Lecce.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
A Lecce ci accoglie il diluvio e il cuore grande dei tifosi:
la partita è rimandata al lunedì, dopo un terzo tempo preventivo improvvisato
dai leccesi che aprono le loro case ai tifosi rossoblù… Che bella cosa! Il
lunedì alle tre si gioca nonostante il persistere del diluvio e proprio quando
il Cagliari sembra cavalcare sicuro come un allegro ippopotamino verso la
vittoria succede il finimondo. Un ranocchio nel fango sguazza felice, ma se
pensa di essere un principe… Siamo sul 2-0 Grazie a Joao e Nainggolan ed è
passato il 90’ quando Cacciatore fa la parata del secolo: rosso e rigore,
trasformato da Lapadula. Olsen si scoccia e lancia lontano il pallone, Lapadula
ingenuo gli tira una testata, Olsen si sposta la mosca di dosso e Lapadula
vola. Fuori tutti e due, il Lecce preme e ci crede, così tanto che a recupero
iniziato acciuffa un pareggio che per il Lecce profuma di vittoria, al Cagliari
sa di sconfitta, a Red e Violet sa di ranocchio e ci entusiasma: siamo sempre
noi, che bellini!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma ora che il Lecce ci ha rinfrescato la memoria siamo
pronti per la Sampdoria: campionato, coppa Italia e pure Primavera!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Accogliamo una squadra che ha voglia di riscatto e uno dei
più nobili principi che sia mai passato per i rettangoli verdi, regno di sogni
e magie: sir Claudio Ranieri.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E se favola, dev’essere favola sia. La favola è in un
risultato che suona come una leggenda: 4-3, garanzia di qualità. Una cronaca è
superflua, perché ci sono partite che non hanno un filo logico se non quello
del cuore e delle emozioni. Un avvio stregato, il solito rigore concesso che
resuscita Quagliarella, Ramirez che in avvio di ripresa sembra spegnere i sogni
di rimonta rossoblù. Un ninja vero, perché solo un ninja segna come lui, a cui
risponde in un solo minuto il redivivo. Siamo al 70’, sotto per 3-1. Ma le
favole son favole e non possono concludersi senza un mago buono: e allora il
mago Joao firma la rimonta con una splendida doppietta in due minuti. Ma non
finisce ancora, perché a volte i principi sembrano ranocchi e il più principe
azzurro della rosa Rossoblu, un ragazzone col sorriso bello e buono che ha
ascoltato tanti fischi senza mai replicare con una brutta parola, firma la
magia. Cerri al 96’: è una tra tante partite in campionato, ma sembra di
festeggiare un mondiale. È la magia del calcio, la felicità stupita che solo i
principi ranocchi sanno dare…<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non infieriamo anche qui sulla Samp: diciamo solo che in coppa Italia si vince grazie a
Cerri e Ragatzu, altra favola e altra magia; questa mattina la primavera vince
per 2-0 con Olsen tra i pali.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E ora che si avvia l’altra puntata di questa splendida festa
mettiamoci concentrati a tifare ricordando sempre una cosa: bisogna amare la perfezione
buffa ma incantevole del ranocchio per poter sposare un giorno uno splendido principe,
e vivere per sempre felici e contenti delle gioie che solo la magia del calcio
ci sa dare. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></div>
<br />red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-25440464257403546592019-11-01T20:51:00.000+01:002020-01-13T17:31:52.008+01:00Stiletto Sport: il calcio visto dai tacchi a spillo<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDk/9NSrjK-exgki0_OgPje860o_fm4Pp1SNwCPcBGAYYCw/s1600/stiletto.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1076" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDk/9NSrjK-exgki0_OgPje860o_fm4Pp1SNwCPcBGAYYCw/s320/stiletto.jpeg" width="215" /></a></div>
<br />
<br />
<span style="font-size: large;">Specchio delle mie brame...</span><br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span lang="it">Specchio, Specchio delle mie brame, chi è la più bella
del Reame? <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><span lang="it">Tu sei bella vecchia Signora, ma ahimè, in mezzo al Mare
Blu c'è una squadra che è ancora più bella di te… <o:p></o:p></span></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">Le favole esistono,
cari amici, e anche questo Stiletto che tanto aspettavate, è qui per narrarvene
una. Bella. Anzi, per ora, bellissima! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">C'eravamo lasciati
settimi in classifica alla vigilia della settimana giornata. E già giravano
streghe e mele avvelenate: ci è andata bene finora, questo gioco difensivo non
paga, adesso avremo la trasferta di Roma e vedrete… <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">E noi, sempre
armate di tagliandino Google e scaramanzia, girando come trottole per trovare
mille e mille impegni che ci tengano lontane dalla cronaca radiofonica di Tutto
il calcio minuto per minuto, abbiamo visto. A Roma sarà 1:1, con una giovane
Principessa, il nostro Casteddu, Rosso come il cuore e Blu come il cielo ed il
mare, ancora nello spazio protetto e ovattato del suo Castello al limitar del
bosco. Certo la Principessa è giovane, davanti allo Specchio non riconosce né
la propria bellezza né la propria forza… e qualche pasticcio sul terreno di
gioco lo fa. Anzi fa tutto lei: sblocca il risultato realizzando un rigore,
ristabilisce l'equilibrio perduto segnando un autogol. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">Violet continua a
sostenere che gli autogol non sono un caso, soprattutto nel cinquantesimo
anniversario dello scudetto, se sono "pochi e tutti belli", da
citazione di Giggi Riva che parlava del compagno di squadra, il mitico
Niccolai. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">Ottava giornata. Al
Castello è tutto pronto per ospitare la Spal. La Principessa è scintillante nel
suo abito rosso e blu, lo Specchio afferma che è lei la più bella del Reame,
Nainggolan e Faragò servono un Uno Due che dà il via alla festa… E siamo tutti
felici e contenti. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">Si fa la nona
giornata di campionato. Gli impegni delle vostre bloggers preferite diventano
un bosco intricato, cambia l'ora, fa buio presto… si sente nell'aria che
qualcosa non va. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">Ma andiamo per
ordine: Red è a casa, e oltre ad essere impegnata in famiglia e a lavoro, con
lezioni e riunioni, prepara il weekend dei santi in giro tra Piemonte e Toscana
con una principessa fanciulla d'eccezione. Il Piemonte e la Toscana, con una
puntata di qualche ora a Bologna, vedono protagonisti anche il nostro Casteddu
e la nostra Violet. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">Cosa sia successo
all'Olimpico di Torino Violet non sa: il bosco è intricato, a Bologna c'è il
sole e gli amici… Il tabellino a fine partita recita: Nandez al 40' e Zaza al
69'. Giornata strana per il campionato, di pareggi in coda, il Lecce ferma la
Juventus e la Spal il Napoli. Chi non si ferma è l'Atalanta che ne mette dentro
la porta sette (saranno nani?) contro la povera Udinese, fino a quel momento
miglior difesa del campionato. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">Siamo al posticipo
serale e Violet per questioni di cuori e colori, dopo il Cagliari si è data la
missione di sorridere alla Fiorentina: da Bologna prende il treno per Firenze,
stazione Campo di Marte, sfodera il tagliandino Google bene augurante (nelle
intenzioni) e si prepara alla gara. Scesa dal treno a Firenze risale la
corrente dei tifosi gigliati in ritardo verso lo stadio. Arriva al suo
alloggio, mangia qualcosa e pian piano che la sera avanza sente scendere gli
altri rumori e salire i tamburi e i cori direttamente dallo stadio (a meno di
un chilometro in linea d'aria). Poi quando il pari sembra consolidato e anzi i
cori testimoniano che la squadra di casa cerca tenace la vittoria, sarà colpa
del tagliandino Google che fa i capricci, sarà colpa di Montella (dicono a
Firenze che è sempre colpa sua) si fa un silenzio muto e pesante. La Lazio!!!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">No no, sentenzia la
favola: perdersi nel bosco non è salutare, sette nani hanno già varcato la
porta, corri a casa Principessa! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">La nostra
Principessa corre, ma per trovare rifugio in mezzo al Bosco non bastano tre
giorni: la decima giornata si gioca infatti mercoledì sera e si sa, quando
scende la notte, il bosco fa paura. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">Red e Violet sono
in giro a Cagliari per commissioni varie, due pizzette al taglio e si corre a
casa. Red prepara la valigia, Violet si mette in postazione antilacrima e, pur
non credendoci più troppo, sfodera il tagliandino Google. A Cagliari è arrivato
il Bologna, rossi e blu dappertutto: il rischio di confondersi è alto. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">Al 23' l'arbitro
decreta il rigore per gli ospiti e Santander trasforma. Calmi, c'è tempo, forza
Principessa! Un occhio a ciò che accade negli altri campi fa sospettare che i
riti apotropaici che hanno funzionato per sette giornate, abbiano bisogno di
una regolata: Roma e Lazio rifilano gol a Udinese e Torino rispettivamente, la
Juventus fatica, un po' ovunque fioccano cartellini gialli, rossi e forse anche
multicolore; pure la Fiorentina è andata in svantaggio. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">Violet
nell'intervallo prende una drastica decisione: basta Google, si torna alla
radio. Dita incrociate, l'arbitro fischia e via! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">Si vede subito che
la strada è quella giusta: Joao Pedro pareggia al 48'. Al 72' Simeone ci porta
in vantaggio. Nel frattempo la Fiorentina aveva pareggiato sul campo del
Sassuolo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">All'88' Joao Pedro
si regala e ci regala una doppietta, mentre al primo minuto di recupero Faragò
decide che senza gol non può stare, ma sbaglia porta: "Poche ma tutte
belle" le autoreti… Poche, Faragò, concentrati su poche, ti prego!!!
Finisce 3 a 2, tre punti (18 in classifica), otto risultati utili consecutivi. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">Negli altri campi:
l'Inter aveva vinto martedì sera; Napoli e Atalanta si spartiscono 4 gol, due a
ciascuno; Lazio e Roma ne fanno quattro ciascuna; la Juventus vince di misura
(nel finale gol di Ronaldo annullato, rigore, trasformazione); la Fiorentina
vince (infallibile Violet); Ranieri sorride per il pareggio della Sampdoria
perché sa di essere ancora l'uomo dei miracoli possibili. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">Per concludere
questo Stiletto manca la classifica: Juventus 26, Inter 25, Atalanta 21, Roma
19, Lazio Napoli e Cagliari 18. Insomma quinti per punteggio e settimi solo per
differenza reti, a un punto dal quarto posto e ad una partita dal terzo. Se
questa non è una favola… <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span lang="it">Lo Specchio dice
che siamo tra le più belle del Reame, il calendario dice che la prossima
partita sarà uno spareggio per la zona Champions. È vero, il campionato è
ancora lungo, tra streghe, specchi, mele, boschi, principi e principesse
abbiamo ancora molte avventure da vivere, tante storie da raccontare. Ma questa
è una favola, la nostra, e noi crediamo alle favole (e alle parole di un
vecchio specchio fatato)!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<i><span lang="it" style="font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 11.0pt; line-height: 115%;">Specchio,
Specchio delle mie brame, chi è la più bella del Reame? </span></i>red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-50855279400412788922019-10-04T23:34:00.000+02:002019-10-04T23:36:28.784+02:00Stiletto Sport - Il calcio visto dai tacchi a spillo<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDk/9NSrjK-exgki0_OgPje860o_fm4Pp1SNwCPcBGAYYCw/s1600/stiletto.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1076" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDk/9NSrjK-exgki0_OgPje860o_fm4Pp1SNwCPcBGAYYCw/s200/stiletto.jpeg" width="134" /></a></div>
<h2 style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
I sogni son
desideri…</h2>
<div>
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
C’era una
volta una bellissima città che ogni notte chiudeva gli occhi e sognava.<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
C’era una
volta il re Gigi, che un giorno sposò i sogni della bellissima città e con i
suoi prodi compagni fu <o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
capace di
realizzare i suoi desideri… <o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
C’era una
volta un’isola che ogni giorno, dal 12 aprile 1970, pensava sempre allo stesso
desiderio.<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
La loro
figlia prediletta era una squadra che aveva il cuore rosso come un tramonto
infuocato e gli occhi blu come il cielo ed il mare.<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
Ma un giorno
una strega cattiva cattiva allontanò il re dal trono verde del campo, e la
città bellissima, ma a volte un po’ tonta, non vedendo più in campo il re che
aveva sposato la sua causa, pensò bene di trovare un nuovo sposo.<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
E fu così
che in città entrò il prepotente Mastro Cugurra con le sue figlie Cugurrina e Cugurretta
che subito si mise a incombere tetro sul destino dell’incantevole e giovane
squadra rossa e blu.<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
Da allora la
principessa dovette correre instancabile qua e là, tra la B e la A, tra un
rigore in meno e un fallo di mano in più, per cercare qualche volta di
affacciarsi per qualche minuto al gran ballo di corte… Accadde una volta nel
1994, quando venne da un paese lontano lontano chiamato Uruguay, un principe
elegante e gentile… ma Cugurrina e Cugurretta, vestite da arbitro e guardalinee
strapparono il vestito alla principessa in quel di Milano… ma questa è un’altra
storia.<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
Tra vittorie
e sconfitte la nostra bellissima squadra è dunque giunta fino a noi e ha
iniziato il campionato di serie A tra tante speranze, fondati sogni e cugurre
spianate.<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
Dopo la
vittoria a Parma doveva accogliere nello stadio di casa il Genoa, in un
tranquillo venerdì sera tutto rosso e blu. Il venerdì porta bene, lo si sa
dallo scorso campionato, ma dopo un’attenta lettura del volo degli uccelli e
dei fegatini di pollo Red e Violet decidono di affrontare la situazione così:
Red alla radio, ma in maniera non continuativa, Violet agli aggiornamenti di
Google proposti dal magico pulsantino “segui” (ma siamo ancora da Alice o ci
siamo spostati nel castello di Cenerentola? Chissà …)<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
La cronaca è
nota, la gioia del Casteddu anche: qualche nota giusto per fare il punto della
situazione. <o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 38.4pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<!--[if !supportLists]--><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-list: Ignore;">1.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]-->Gli influssi benefici del fugace incontro tra
Red e Simeone sono persistenti<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 38.4pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<!--[if !supportLists]--><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-list: Ignore;">2.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]-->Il venerdì porta così bene che non siamo noi a
fare autorete<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 38.4pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<!--[if !supportLists]--><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-list: Ignore;">3.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]-->Joao Pedro continua a danzare la samba in campo
e Cugurretta non regge il suo ritmo<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 38.4pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<!--[if !supportLists]--><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-list: Ignore;">4.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]-->Facciamo un recupero normale e non un
supplementare<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 38.4pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<!--[if !supportLists]--><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-list: Ignore;">5.<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]-->Leggere gli auspici del fato e comportarsi di
conseguenza porta bene<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
Insomma, due
vittorie consecutive e convincenti, ma ahinoi poco tempo per godere dei
risultati. Infatti mercoledì è arrivato presto, anzi prestissimo, e mercoledì
la nostra principessa rossoblù doveva andare allo stadio San Paolo, luogo per
eccellenza propizio alle sciagure più sciagurate… non vogliamo ricordare le più
terribili, ma citeremo almeno l’inutile tripletta di Larrivey, che già di per sé
è un paradosso del calcio.<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
C’è da
premettere anche che Red alla vigilia incontra per caso Nainggolan e dice: “se
domani giocasse segnerebbe di sicuro, ma porterò bene anche se è infortunato?” C’è
da aggiungere anche che Violet sta affinando con rigore scientifico dei metodi
propiziatori che potrebbero rivelarsi infallibili, e tutto ciò porta le vostre
adorabili bloggers ad affrontare l’ora del giudizio con una calma quasi
surreale. La scelta operata all’unanimità è: non ascoltiamo, seguiamo.<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
E così,
seguendo, vediamo snocciolarsi i dati della patita perfetta, la partita di
Cenerentola al ballo, la partita degli sfigati. Perché, lo diciamo da anni: il
calcio è degli sfigati e la sua magia è il loro imprevedibile guizzo. <o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
Teniamo la palla per il 32%, realizziamo 5 tiri contro 30, guadagniamo 1
calcio d’angolo contro 13… e vinciamo per 1 rete a 0: un cross di Nandez che
sembrava pennellato da Raffaello, poggiato in rete dal testolino di Castro,
tenacia, concentrazione, atza e garra, una difesa in stato di grazia, Olsen fata
turchina, Cugurrina e Cugurretta mute, rabbuiate, tramortite.<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
Ma la mezzanotte arriva e Cenerentola deve correre a casa, che arriva
Giulietta! Pardon, il Verona.<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
Durante la partita Violet ha un impegno che le impedisce di concentrarsi,
Red è in viaggio, ma poco dopo il gol, ancora di Castro, l’autoradio inizia a
non ricevere più… qui gatta ci cova, pensa Red preoccupata, e infatti, forte
della nostra distrazione, la brutta sorellastra fa cadere con nonchalance una
buccia di banana sull’erba, Pisacane ci mette sopra il piede e il resto è
storia. 1-1 e pronti per la settima del nostro Casteddu.<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoListParagraph" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 18.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level2 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<div style="text-align: justify;">
<!--[if !supportLists]--><span style="mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><span style="mso-list: Ignore;">1-1<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";"> </span></span></span><!--[endif]-->e
palla al centro tra la fatina e le sorellastre, ci avete prese alla sprovvista,
ma vogliamo mettere la soddisfazione a Napoli? Altro che Verona!<o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
La storia è ancora tanto lunga e non conosciamo il finale, ma lo sappiamo
tutti che i sogni son desideri… e a noi sognare piace proprio tanto. Settimi in
classifica siamo pronti ad affrontare la settima giornata con una squadra che ha
tutte le qualità per farci sognare avvincenti avventure: siamo pronti? <o:p></o:p></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<div style="text-align: justify;">
E vissero comunque per sempre felici e rossoblù. <span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-35120334120208314162019-09-17T21:38:00.002+02:002019-09-17T21:38:30.538+02:00Stiletto sport - il calcio visto dai tacchi a spillo<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">RITORNI<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDk/9NSrjK-exgki0_OgPje860o_fm4Pp1SNwCPcBGAYYCw/s1600/stiletto.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1076" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDk/9NSrjK-exgki0_OgPje860o_fm4Pp1SNwCPcBGAYYCw/s200/stiletto.jpeg" width="134" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Settembre…
Andiamo… È tempo…<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">È
tempo? Tempo di cosa? Nel calore di questo pomeriggio di metà settembre a
Violet sembra di essere diventata Red, che crede di essere Alice e… tra le note
di un orrendo tormentone estivo, si sente la voce di un Coniglio! Di un
Coniglio? Perché i conigli parlano? Sì? E da quando? <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">È
tardi, è tardi, è tardiii!!! Non aspettano che me…<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Ecco…
è vero… non aspettavamo che il Campionato, e voi non aspettavate che il nostro
ritorno per raccontarlo alla rovescia come nessun altro fa, ma in un soffio è
già tardi: la terza giornata si è già giocata, e anche la prima pausa Nazionale;
la prima vittoria è arrivata… le cugurre sono già passate di qua; abbiamo già
indossato la terza maglia, la più brutta da quando l’alluvione non ci aveva
lasciato che quella arancione e vincente che per scaramanzia divenne l’unica
per lungo tempo; abbiamo già dato spalle, ginocchia e muscoli dei nostri
migliori campioni, e già resuscitato alcuni sempre in panchina degli
affezionati del fantacalcio; abbiamo già celebrato in sordina e senza dir nulla
a nessuno il primo degli importanti anniversari della stagione 2019-2020;
abbiamo già assistito a tanti ritorni…<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Ritorni?<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Sì,
ritorni! Ora ne parliamo, provando però a mettere ordine in questo sommario e a
fermarci al campionato senza seguire per Paesi sconosciuti e amene Meraviglie i
Bianchi Conigli della fantasia che, per definizione, essendo fuori dal tempo,
non può che andare e tornare… sempre in ritardo. Forse ci riusciamo… forse…<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">La
prima giornata e i suoi ritorni ve l’aveva raccontata Red, e Violet non intende
rievocarla, né da dritto, né da rovescio… <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">La
seconda giornata non la ricordo… o meglio, sono in ritardo, ma voi mi aspettate
e qualcosa dirò. La Regina di Cuori, signor Maresca di Napoli, arbitro con la
spada #tagliateglilatesta al posto del fischietto, ha deciso il risultato, che
ora non ricordo (andatelo a cercare sul sito della Internazionale fc). Invece
segnaliamo il ritorno a casa di Barella bello delle zie, che ha giocato pochi
minuti e ha fatto il bravo; il ritorno alla vittoria del Milan e non vi diciamo
con chi (ma voi ve lo immaginate quello che aveva sparso sale punito dalla sua
migliore scoperta -secondo solo ad Allegri- il famigerato parrucchino
Giampaolo… che sia diventato un allenatore anche se in ritardo?); il Napoli che
umilia la Juventus con una epica rimonta e umilia se stesso con un autogol in
zona Cesarini.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">In
ritardo scopriamo il risultato della prima delle due partite della nostra
Nazionale, in Armenia. Dando uno sguardo alle statistiche troviamo che il
ritorno in Nazionale di Barella coincide con il ritorno al giallo (meno male è
sempre lui, tesoro!), e che la nostra Italia pur in ritardo di preparazione, e
nonostante l’epidemia di crociati e menischi, tiene il possesso palla con
l’Armenia. Red da storica ci tiene a sottolineare che ci è andata bene, perché
affacciarci da quelle parti senza crociati è sempre molto pericoloso,
#mammagliottomani! <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">La
seconda partita delle due ci vede più attente. I ragazzi ci piacciono,
vittoria, laetamus et gaudemus.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">L’Otto
settembre, il vero compleanno della Mamma celeste, si celebra anche un altro
importante Anniversario. Cito dal libro CAGLIARI, SQUADRA SIMPATIA: <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">“Il
primo campo sportivo del Cagliari foot-ball club è dunque quello di viale
Trieste, e viene inaugurato l’otto settembre del 1920, madrina signorina Loi
Donà. Per l’inaugurazione si disputa una partita amichevole tra il Cagliari
F.B.C. e la Torres di Sassari. Il Cagliari presenta questa formazione: Bertari;
Picciau, Vittino; Rocca, Mereu II, Levanti; Mereu I, Salabé, Puddu, Cottiglia,
Figari. È pertanto la prima formazione a scendere in campo, dando il via alla
storia sportiva e agonistica della società. Il risultato favorisce i padroni di
casa per 5-2, ma le cronache del tempo non tengono conto del primo gol
giudicato non pregevole. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Insomma,
sono 99 anni che vinciamo con la Torres, signori!<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Così
balzo dopo balzo, ritorno dopo ritorno, il Coniglio ci ha condotte alla terza
di campionato. <o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">La
vigilia del prepartita Red ritorna dalla Toscana, dopo aver studiato latino per
noi (magari un giorno farà tornare viva l’antica lingua scrivendo uno stiletto alla
maniera di Petronio, arbiter elegantiae). Tornava quel dì, anzi sera, per la
prima volta nella sua nuova casa, anche il giovane Cholito. Insomma se Simeone
incontra Red, porta bene, ritorna nel mondo dei vivi, fa un contropiede da
scuola calcio, ritorna al gol e siamo tutti più contenti. Segnatevelo! Che
tradotto dal latino vivo significa: vogliamo pagare qualche fine settimana
culturale a Red per far vincere il Cagliari, o no?<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Perché
non pensiate di sprecare le vostre donazioni, io, Red, vi garantisco che sfrutterò
ogni occasione per imparare qualcosa che possa essere utile anche a voi, cari
lettori. In questo mio ultimo viaggio, per esempio, mentre festeggiavo
l’anniversario della prima vittoria del Cagliari sulla Torres, e la città di
Prato festeggiava la riconquista della sacra cintola ai danni di Pistoia, venivo
edotta sull’antico gioco della Palla Grossa e notavo, illuminata sulla piazza
del Comune, che i membri dell’associazione nazionale amici del fischietto…
insomma, gli antichi arbitri… hanno una divisa a strisce bianche e nere!
Coincidenze? Meditate, amici!<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Siccome
è già tardi, e il viaggio nel Paese delle Meraviglie di questo campionato
prevede ancora almeno 35 tappe, riassumiamo per voi la terza giornata così: continuate
per favore a lasciare Ceppitelli in panchina nel fantacalcio; Bruno sei sempre
bello come il sole, ma hai fatto bene a prendere un palo e ad implorare che ti
annullassero il gol, perché se ci scende la lacrimuccia potremmo fare del male
anche a te e non vorremmo mai che accada; la Juve pareggia a Firenze (e qui
confermiamo l’influsso positivo lasciato in Toscana da Red); il Lecce vince,
Farias segna, e anche Mancosu (e vai! un altro piccolo passo verso la cessione
definitiva di Farias… a proposito di ritardi, in ritardo di almeno tre
campionati); il Bologna ha vinto non vi diciamo con chi… quanto sale sprecato! Inter, Napoli, Roma e Milan fanno il proprio dovere; la Lazio, no. E siccome
parlavamo di ritorni… in serie B è accaduto un ritorno molto gradito al nostro
cuoricino di zie: Sau torna al gol, che poi non se n’era mai andato… e noi con
il cuore gli auguriamo tanti e tanti di questi ritorni che lo riportino presto
in serie A!<o:p></o:p></span></span></div>
<br />red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-29234415633165708172019-08-30T00:13:00.001+02:002019-08-30T14:17:50.270+02:00Stiletto Sport - il calcio visto dai tacchi a spillo<br />
<div style="margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit; font-size: large;"><b><i style="background-color: black;">Una rondinella non fa primavera</i></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: black; font-family: inherit;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDg/1svm_rOWa10si7_vUktlaR3zqPBHrsHsgCLcBGAs/s1600/stiletto.jpeg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1076" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-S36_Si-VSyY/XWhKnbpAzSI/AAAAAAAACDg/1svm_rOWa10si7_vUktlaR3zqPBHrsHsgCLcBGAs/s200/stiletto.jpeg" width="134" /></a></span></div>
<br />
<div align="center" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="color: black; font-size: 11pt;"><span style="background-color: black;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></span></div>
<div align="center" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="color: black; font-size: 11pt;"><span style="background-color: black;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></span></div>
<div align="center" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="background-color: black; font-family: inherit;"><span style="font-size: 11pt;"> </span><em style="font-size: 11pt;"><span style="color: white;">Com’è
delicata e gentile la pioggerellina d’aprile!</span></em></span></div>
<div align="center" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="background-color: black; color: white; font-family: inherit;"><em><span style="font-size: 11pt;">Scende dal
cielo sottile,</span></em><span style="font-size: 11pt;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div align="center" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="background-color: black; color: white; font-family: inherit;"><em><span style="font-size: 11pt;">leggera,</span></em><span style="font-size: 11pt;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div align="center" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="background-color: black; color: white; font-family: inherit;"><em><span style="font-size: 11pt;">come se
avesse timore di offendere il fiore del melo,</span></em><span style="font-size: 11pt;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div align="center" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="background-color: black; color: white; font-family: inherit;"><em><span style="font-size: 11pt;">i petali
del ciclamino,</span></em><span style="font-size: 11pt;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div align="center" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="background-color: black; color: white; font-family: inherit;"><em><span style="font-size: 11pt;">le brocche
belle del biancospino e tutte le gemme novelle di primavera…</span></em><span style="font-size: 11pt;"><o:p></o:p></span></span></div>
<div align="center" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<span style="background-color: black; font-family: inherit;"><em><span style="font-size: 11pt;"><span style="color: white;">Com’è
delicata e gentile la pioggerellina d’aprile!</span></span></em><em><span style="font-size: 11pt;"><o:p></o:p></span></em></span></div>
<div align="center" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<em><span style="background-color: black; color: black; font-size: 11pt;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></em></div>
<div align="center" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<em><span style="background-color: black; color: black; font-size: 11pt;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></em></div>
<div align="center" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;">
<em><span style="background-color: black; color: black; font-size: 11pt;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span></em></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: black;">Mentre il suono della pioggia si
confonde col ticchettare dei tasti del caro Freddy (il pc di Red, tutto </span>ha un
nome al mondo) in testa mi frulla questa filastrocca studiata a memoria tanti
anni fa, chissà esattamente quando… Magari mentre Matteoli decideva di lasciare
l’Inter e la preannunciata panchina di una squadra fortissima e tornare a casa,
nella sua Sardegna a giocarsi la sfida di rendere grande un sogno di provincia?
O sarà stato qualche tempo prima, mentre Ranieri caricava Ielpo, Festa,
Cappioli e Provitali alla pugna contro le mille lire in mano? Chissà, chissà
quand’era… ma quanti ricordi evoca la pioggia di fine estate all’indomani
dell’esordio del campionato dell’anno dei ricordi più belli, degli anniversari
più grandi, delle imprese che non muoiono mai!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;">Vi abbiamo lasciati per un campionato
intero, è vero, e anche senza di noi è stato un bel campionato. Pieno di grandi
soddisfazioni, arrivi sperati, saluti inattesi e commuoventi. Ma è mancato
qualcosa, non so, è mancata l’epica dello sport, l’emozione in più che lo
rendesse memorabile, forse. O è mancato l’aedo, la magia del racconto… e questo
non va bene. Allora quest’anno torneremo noi, Casteddu nostro, a cantare le tue
eroicomiche gesta! Saremo il tuo Omero e il tuo Cervantes, Casteddu, a fare che
tutti i novanta minuti che giocherai siano eterni… no, non eterni come i minuti
di recupero ad libitum sfumando finché fischietto non ci separi, eterni nella
memoria! Ma saremo anche il tuo Tirteo a infonderti coraggio prima di ogni battaglia e le tue Saffo, innamorate al chiar delle luci che si accendono sulla Sardegna Arena, quando i
fenicotteri volando verso lo stagno abbasseranno la loro rotta per vedere
meglio… per vedere meglio… oja, speriamo non le mani di Cerri!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;">Ma l’allerta meteo prosegue… e com’è
delicata e gentile, la pioggerellina d’aprile! Sì, quella di Aprile, però! Del
dodici Aprile magari, che sarà il giorno di Pasqua anche perché Pasqua non è
mica tutti giorni… e nemmeno cinquantesimo anniversario dello scudetto lo è! E
non chiedetemi di quale scudetto, non fatelo, lo dico per voi. Anche la
pioggerellina di Maggio è gentile, quella del trenta Maggio, quella che se
cadrà leggera bagnerà di fortuna i cent’anni del nostro paese delle Meraviglie,
il nostro amatissimo giocattolo che rende magiche le pigre e stanche domeniche
pomeriggio, ma anche meriggio! E sabato sera, venerdì, lunedì, mercoledì,
giovedì! </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;">Non è delicata e gentile invece la pioggerellina di agosto, che dice una sola
cosa: l’estate è finita bellezza! E se sei una rondinella il messaggio è chiaro
è forte: addio! E se rimani stai attenta rondinella bella, perché forse,
sottolineamo forse, non vorremmo mica spaventarti, non esistono le taccule di
rondine solo perché a fine agosto ve la date a gambe! Ma se vi si trova ancora in giro in autunno… e chi lo
sa! <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;">Purtroppo qualche rondinella ancora
volava in cielo domenica, spinta dal caldo di agosto e da un’oscura presenza
che non passava da queste parti da molto, molto tempo, presagio di imminente
sventura. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;">Secondo attendibilissime fonti riferite
da Violet, infatti, sarebbe sparito nella notte tra sabato e domenica,
misteriosamente, tutto il sale delle Saline ai Conti Vecchi. Visto aggirarsi
nei pressi un nostalgico Cellino... bei tempi quando passava di là tutti i
giorni verso il centro sportivo di Asseminello! Il problema grosso, secondo la profezia di Red, è che il prossimo sale che estrarranno sarà quello delle "lacrime che ne ha
sceso"… roba indigesta, insomma!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;">Indigesto come l’esordio del nostro Cagliari
in questo Campionato, come l’infortunio di Pavoletti, come il tiro al bersaglio
sul braccio di Cerri, come se non avesse già abbastanza problemi di suo, il
ragazzo. Comunque sia, fuor di cugurra, il Cagliari non è proprio riuscito a
girare come si auspicava e si è fatto troppo ingabbiare dal Brescia, che da
brava neo promossa oltretutto rifondata sugli ex, si è portata via tre punti e si
è tirata dietro molte lacrime, chè Cellino non è mica l’unico scaramantico di
Sardegna, e che cavolo!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;">Nonostante la falsa partenza nutriamo
grandi e fondate speranze in questo Cagliari profondamente rinnovato da una
campagna acquisti portata energicamente avanti da Giulini solo per dire alle
sue conquiste: “cara, se Sali da me ti faccio vedere la mia collezione di
centrocampisti…”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;">Insomma, riassumendo per sommi capi:
abbiamo dovuto cedere Barellino nostro del nostro cuore, e non vi diciamo
quanto gli vogliamo bene e gli auguriamo ogni fortuna (e ogni iattura agli
interisti se gli fanno del male); ci siamo presi Nainggolan fregando l’Inter, e
non vi diciamo la gioia e l’emozione di vedere il nostro Ninja tornare a casa e
vestire la sua maglia con la grinta e la voglia di giocare che gli abbiamo sempre
vista dipinta in viso e scolpita sulle gambe quando ha calcato un campo di
calcio (e chi sostiene il contrario ha in testa meno cervello dell’ultima
sigaretta che si è fumato). Con un po’ del ricavato della cessione di Barella
abbiamo aggiunto al centrocampo, con Rog e Nandez, un tasso di barrosità che ci
riporta dritti verso il glorioso tunnel delle risse di Lopez e Abe, e un tasso
di tecnica che ci fa pensare al portogallo di Rui Costa… Oh Rui… Giulini, non
ce lo compri anche l’immenso Rui? Per favore… <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;">Ci siamo liberati di Farias almeno fino
a giugno, e se il Lecce si salva anche di più, quindi “forza Lecce!”; se
abbiamo visto partire il giovane talento di Barella abbiamo anche visto
apparire ai nostri occhi il giovanissimo talento di Pinna in un esordio in
prima squadra da standing ovation, in coppa Italia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;">L’uomo Cragno, ahi noi si è spiaccicato
su un palo in amichevole e speriamo che guarisca presto perché ci serve come l’aria,
in attacco se Pavoletti non torna presto siamo fritti, è vero, ma è anche vero che
Joao Pedro sembra rinato e poi fritto è buono tutto!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: inherit;">In fondo se vogliamo essere come il Portogallo
di Rui Costa… che ci frega di Ronaldo noi abbiamo Nainggolan!</span><span style="font-family: "arial" , sans-serif;"><o:p></o:p></span></div>
<br />
<br />
Questo il proemio del nuovo campionato che le vostre dive canteranno fedelmente per voi in questo anno che speriamo sia pieno di soddisfazioni in tinta rossa e blu, siate pronti al primo canto!red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-79707844362418932392018-08-12T18:11:00.001+02:002018-08-12T18:11:24.369+02:00AAA cercasi<p dir="ltr">Ora che lui è arrivato a Torino e finalmente si allena con la squadra<br>
Ora che il debutto in bianconero è vicino (grande gara a Villar Perosa)<br>
Ora che La Stampa non fa altro che raccontarci delle sue prime volte: la prima pizza in un locale del centro, le prime parole in italiano, i primi autografi<br>
Ora che gli juventini di tutto il mondo vogliono acquistare la Playstation solo perché c'è lui con la loro maglia<br>
Ora che il calendario della Serie A tim 2018/2019 è ufficiale<br>
Ora...<br>
Devo fare un annuncio</p>
<p dir="ltr">AAA Cavalier Gobbo cercasi, per la sera del 4 aprile alla Sardegna Arena<br>
Il mio accompagnatore potrà tranquillamente seguire la partita della sua squadra. Io, intanto, rossoblu vestita e accessoriata, gonghiando forza Casteddu, dotata di binocoli da teatro, seguirò passo passo Lui, CR7... solo per lacrimar meglio, non temete!!! 😂</p>
<p dir="ltr"><i>Sì ricom</i><i>incia: non poteva</i><i>mo non esserci anc</i><i>he noi! </i></p>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://lh3.googleusercontent.com/-mLpY9P_lAjs/W3BcBMQ7O6I/AAAAAAAACCA/iisYgcE96CAlVAZycy6WJz_JVQ2aEyDpgCHMYCw/s1600/IMG_20180812_172330_415.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" src="https://lh3.googleusercontent.com/-mLpY9P_lAjs/W3BcBMQ7O6I/AAAAAAAACCA/iisYgcE96CAlVAZycy6WJz_JVQ2aEyDpgCHMYCw/s320/IMG_20180812_172330_415.jpg"> </a> </div>red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-3480552567919806722018-05-22T12:30:00.001+02:002018-05-22T12:30:44.523+02:00Pioveva?<p dir="ltr">Pioveva quando ci incontrammo?<br>
Non lo ricordo</p>
<p dir="ltr">So che ora mi tormenta<br>
Il picchiettare della pioggia<br>
Sui vetri<br>
Il martellare del cuore<br>
Dentro il petto<br>
Come il ticchettio<br>
Delle lancette<br>
Che scandisce il tempo <br>
Del temporale<br>
Che si scatena</p>
<p dir="ltr">E questa pioggia ci tiene <br>
Alla catena<br>
Corta<br>
Lenta<br>
Come la settimana<br>
Prima delle vacanze<br>
Che non passa<br>
Mai</p>
<p dir="ltr">Pioveva quando ci incontrammo?<br>
Non lo ricordo</p>
<p dir="ltr">Ma avevo il cielo<br>
Dentro il cuore<br>
E le farfalle che facevano capriole<br>
Nell'aria fresca di un mattino<br>
Che nel pensiero<br>
Sa di sole<br>
E di sale<br>
Di piedi che schizzano<br>
Acqua di mare<br>
E vita<br>
E vento</p>
<p dir="ltr">Pioveva quando ci incontrammo?<br>
Non lo ricordo</p>
<p dir="ltr">Ma c'erano gocce<br>
Intorno<br>
E spuntavano arcobaleni<br>
Rosso, arancione, giallo, verde, azzurro, indaco e violetto<br>
Interi<br>
Come il mistero<br>
Di un incontro<br>
E di uno sguardo<br>
Ti guardo<br>
E tu mi guardi?<br>
E come?</p>
<p dir="ltr">Pioveva quando ci incontrammo?<br>
Non lo ricordo</p>
<p dir="ltr">Ma ricordo che brillavo<br>
E so che tu brilli<br>
Ancora<br>
Quando è notte<br>
Come le stelle<br>
Quando torna Luna<br>
Nuova</p>
<p dir="ltr">E tu ritorni<br>
Ora</p>
<p dir="ltr">Tiziana</p>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://lh3.googleusercontent.com/-xmh_fvD9Q_E/WwPxUtXPQjI/AAAAAAAACBk/-OPqxncFkGoVKjZvsWyBpJUKkbte9poLQCHMYCw/s1600/IMG_20180522_122800_910.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" src="https://lh3.googleusercontent.com/-xmh_fvD9Q_E/WwPxUtXPQjI/AAAAAAAACBk/-OPqxncFkGoVKjZvsWyBpJUKkbte9poLQCHMYCw/s320/IMG_20180522_122800_910.jpg"> </a> </div>red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-6093052187864492932018-05-19T11:10:00.001+02:002018-05-21T10:47:09.398+02:00Il miracolo del Capitano... il capitano gentile che ritwittava lo Stiletto<div dir="ltr">
Che giorno è oggi? Che ore sono? Maggio? Matti, siamo? Forse sì, forse perché siamo matte ci troviamo solo stamattina alle 07:09 a scrivere il primo stiletto dell'anno! Ma d'altronde, senza stiletto può finire il campionato? E se non scriviamo e casca il mondo? Se senza lo stiletto l'ultima giornata di campionato sparisse in un buco nero? Non possiamo permetterlo, non abbiamo mica il cuore come un bidone dell'immondizia, noi! Stronze sì, ma non cornute come un arbitro. E poi non abbiamo mai mangiato un fruttino in tribuna, noi, non sapevamo neanche che si potessero mangiare fruttini allo stadio... eravamo rimaste ai panini del caddozzo... ma non perdiamo la concentrazione: non è facile di per sé riassumere una stagione intera in queste poche righe, figuriamoci se ci mettiamo sotto con l'esegesi del fruttino!<br />
Che campionato... fatto di arrivederci e nuovi arrivi, meteore scintillanti e silenziose conferme. Colpi di scena e colpi di culo. Arrivi e partenze. Inaspettati addii. <br />
Ed io non so se riesco a raccontarvi tutto tutto, anche perché arrivo in ritardo e tutto lo sapete già, ma vi butterò qua e là dei piccoli flash in ordine sparso che dimostrino che anche se in silenzio R&V erano lì a tifare e lavorare per voi. <br />
Il gol di culo di Farias, l'unico che poteva fare, soprattutto ora che in panchina non c'è più LEEGrottaglie a pregare per lui. La maratona dei parrucchieri sfigati da Rastelli a Lopez. Il furto con scasso del gobbi alla prima di ritorno, con l'arbitro che mica sapeva chi siamo, noi! Mica aveva studiato prima di venire qui a non consultare il var! Non si era mica informato di quanto a Red, Violet e nonna Nenna quella sera avevano bisogno di un sorriso supplettivo! Cuore di Bugginu, 'stitzia (giusto per differenziarci)! <br />
E poi... il primo derby dopo non so più quanti anni, Tonara-Torres a su Nuratze, la vittoria più bella, almeno per noi. Cagliari-Benevento e la bidella che entra in classe a dirmi che ha segnato Faragò, l'autoradio che non funziona e io che canto per tutto il viaggio verso casa "quando Gigi Riva tornerà" che porta bene, il tempo di girare le chiavi nella toppa e vinciamo, pareggiamo, vinciamo di nuovo. La coppa Italia di Eccellenza in diretta Facebook, che Dio vi benedica, e la corsa a festeggiare con nonna Nenna. La trasformazione di Paolo Pancrazio da psicodramma a gioiellino. I rigori di Barella. Il miracolo della Roma, il pasticcio della Roma, il "ma vaffanculo, Roma!".<br />
Una voce che corre in fila al seggio elettorale, lo sgomento, le partite annullate: un compagno se n'è andato. La caduta libera, il caso Joao Pedro, le cugurre redivive. <br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Fino a Firenze, il 13 maggio, il giorno di Astori. Se vinciamo scrivo lo stiletto! Allora non era piageria, Davide, allora davvero un po' ti piaceva il nostro racconto buffo e colorato del campionato! Un miracolo, un capolavoro, che partita, che spettacolo, che gioia! Abbiano pazienza i fiorentini, ma il nostro caso era più urgente! E poi con noi è stato più tempo... ora manca solo l'epilogo, manca solo il finale di questa stagione strana e breve come un battito d'ali. Dà retta, Davidino di zia Red, chiedi di Efis Martiri Gloriosu e domani pomeriggio vai a trovarlo. Ha una nuvoletta vista golfo, si sta bene, ha sempre da bere in fresco: per lui di sicuro vermentino, ma se preferisci per gli ospiti un'Ichnusa ce l'ha di scorta. Chiamate il maestrale, godetevi il luccichio del mare e la partita guardatevela insieme, sarà bello, vedrete! Due anni fa il miracolo l'ha fatto da solo su martiri gloriosu, ma quest'anno vedetevela insieme l'ultima di campionato, metteteci una buona parola, mi raccomando! L'anno prossimo ti concentri sulla viola, ma domani... ci conto! E adesso zitti, che siamo in prepartita!<br />
<br />
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://lh3.googleusercontent.com/-BmVsgBYLchc/Wv_p-9kfO0I/AAAAAAAACBY/WMIt5AAVkC0gmtmUt29Gkp-_A1EBWsonwCHMYCw/s1600/IMG-20180519-WA0000.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" src="https://lh3.googleusercontent.com/-BmVsgBYLchc/Wv_p-9kfO0I/AAAAAAAACBY/WMIt5AAVkC0gmtmUt29Gkp-_A1EBWsonwCHMYCw/s320/IMG-20180519-WA0000.jpg" /> </a> </div>
red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-8020115701506455462018-05-08T15:08:00.001+02:002018-05-08T16:29:45.347+02:00Un ricciolo tra le dita<div dir="ltr">
Tenevo un ricciolo tra le dita<br />
mentre ti sognavo<br />
Poi ho tagliato i capelli e sei sceso nel cuore<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Giocavo un ricciolo tra le dita<br />
facevamo l'amore<br />
Poi ho tagliato i capelli e sei volato lontano<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Cullavo un ricciolo tra le dita<br />
eravamo vicini<br />
Poi ho tagliato i capelli e ho imparato a star sola<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
I capelli ora sono sempre più corti<br />
non ci sono più ricci, non ci sono più nodi<br />
Li accarezza il Maestrale<br />
mi ha insegnato a volare<br />
A bagnarli di mare<br />
A pensare<br />
A sostare<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Vivo <br />
e accolgo chi viene con un sorriso<br />
Canto <br />
e intreccio una storia con la trama del sogno<br />
Danzo<br />
e amo la vita in ogni stagione<br />
Rido <br />
Di tutto e di niente <br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Libertà nel mio cuore<br />
<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Tiziana<br />
<br />
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://lh3.googleusercontent.com/-wN4jseRnnus/WvGhZllfkZI/AAAAAAAACBI/fAtxs_5_KZE2oByxvzFxIbR_0NVIJl-DQCHMYCw/s1600/IMG_20180506_173016_045.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" height="320" src="https://lh3.googleusercontent.com/-wN4jseRnnus/WvGhZllfkZI/AAAAAAAACBI/fAtxs_5_KZE2oByxvzFxIbR_0NVIJl-DQCHMYCw/s320/IMG_20180506_173016_045.jpg" width="320" /> </a> </div>
red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-64453200412647666382018-05-04T10:50:00.001+02:002018-05-04T10:50:35.938+02:00Alla finestra<p dir="ltr">Rumoreggia la città <br>
nell'orizzonte uditivo<br>
del mio orecchio</p>
<p dir="ltr">Cinguettano allegri i bimbi<br>
alle altalene<br>
oltre la strada</p>
<p dir="ltr">Cantano i passerotti<br>
E preparano<br>
Nidi</p>
<p dir="ltr">Batte il mio cuore<br>
Lento<br>
Ritma il respiro</p>
<p dir="ltr">Ascolto<br>
Muta<br>
Voci di primavera</p>
<p dir="ltr">Alla finestra</p>
<p dir="ltr">Tiziana</p>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://lh3.googleusercontent.com/-T_wKq5b8lQQ/Wuwe2bHRtSI/AAAAAAAACA4/mrtfKln4iAstP96qCR2pSVWN4idxXNGWgCHMYCw/s1600/IMG_20180504_104806_034.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" src="https://lh3.googleusercontent.com/-T_wKq5b8lQQ/Wuwe2bHRtSI/AAAAAAAACA4/mrtfKln4iAstP96qCR2pSVWN4idxXNGWgCHMYCw/s640/IMG_20180504_104806_034.jpg"> </a> </div>red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-87639531583181796092018-05-01T11:29:00.001+02:002018-05-01T17:58:04.198+02:00Quando si fa sera<div dir="ltr">
Vieni a me quando si fa sera<br />
Ti aspetto tra la veglia e il sonno<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Canta per accendermi le stelle<br />
Chiedine una per noi alla notte<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Resta mentre vago tra i tuoi sogni<br />
Aspettami, non tarda il nuovo giorno<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Sognami, volo leggera sul tuo cuore<br />
Tessi una veste di morbide carezze<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Un mantello invisibile di abbracci<br />
Uno scudo per proteggermi dal mondo<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Portami alle porte del mattino<br />
Lascia che vada sola incontro al giorno<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Voglio percorrere le strade della vita<br />
Con passi lievi, eppur sicuri di chi non ha paura<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Pensami durante la giornata<br />
Con quel pensiero che non fa sentire sola<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Affacciati tra le rughe della vita<br />
Come un sorriso che piega gli occhi e scalda il cuore<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Così poi ci daremo appuntamento<br />
Per salutare insieme il sole che tramonta<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
No, non sarà un giorno che finisce e muore<br />
Ma un tempo nuovo per vivere<br />
<br />
Insieme<br />
<br />
Tiziana<br />
<br />
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://lh3.googleusercontent.com/-roFW6dPH3W8/WugzfBVaYII/AAAAAAAACAo/TynxjqT67SQ5lRWKS0G8Ang4nvt6qijBQCHMYCw/s1600/IMG_20180501_102318_464.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" height="320" src="https://lh3.googleusercontent.com/-roFW6dPH3W8/WugzfBVaYII/AAAAAAAACAo/TynxjqT67SQ5lRWKS0G8Ang4nvt6qijBQCHMYCw/s320/IMG_20180501_102318_464.jpg" width="320" /> </a> </div>
red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-89451275217671462982018-04-24T11:11:00.001+02:002018-04-24T11:11:26.757+02:00Diara<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-WfsxLGHBQ6w/Wt7yd0eqBDI/AAAAAAAACAM/4lpyimzXMIEj20fCCOnQY9T7svyvPEqnACK4BGAYYCw/s1600/29572827_1675449769238674_2772514758720709441_n.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-WfsxLGHBQ6w/Wt7yd0eqBDI/AAAAAAAACAM/4lpyimzXMIEj20fCCOnQY9T7svyvPEqnACK4BGAYYCw/s200/29572827_1675449769238674_2772514758720709441_n.jpg" width="200" /></a>Ci fu un tempo lontano in cui le fate intrecciavano la
storia degli uomini, e la magia vegliava sui regni. C’era in quel tempo, in un
luogo lontano, un regno in cui le fate avevano regalato alla prima regina il
potere di colorare le cose con la forza del suo amore e la magia della sua
fantasia. Grazie allo sguardo amoroso della regina la corona del re brillava
d’oro lucente, grazie ai suoi occhi di fata il grano imbiondiva ogni anno e l’uva
diventava a settembre nera e succosa, con un sorriso civettuolo le vesti delle
donne rivaleggiavano con i fiori dei campi per bellezza e grazia. E questo
potere, trasmesso di madre in figlia, rendeva quel regno un’oasi di felicità ed
armonia. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La principessa Maisha, che vuole dire Vita, era bianca come
il latte e aveva capelli biondi come stelle. I suoi occhi scuri come la notte
brillavano come la rugiada del mattino. La sua bellezza superava ogni pensiero
umano e le fate la lodavano oltre ogni confine. Quando arrivò all’età in cui
doveva prendere uno sposo fu indetta una gara tra tutti i principi e i giovani
del regno e dei regni vicini. Chi avesse portato in dono alla principessa i
colori più splendidi avrebbe avuto la sua mano.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Venne un ricco mercante con un forziere splendido d’oro e
pietre preziose. Ma l’oro allo sguardo della principessa divenne opaco come il
sudore nelle miniere lontane.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Venne il figlio del più potente dei re e portò una spada
lucente di bronzo ancora rossa del sangue dei nemici. Ma allo sguardo della
principessa il bronzo divenne la cenere di un villaggio di ribelli raso al
suolo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Venne un povero giardiniere con in mano una rosa. Era rossa
più di un rubino e aveva foglie verdi che brillavano come mille smeraldi. Il
suo stelo era bruno come la terra scura, come la terra fertile quando in
autunno cadono le foglie. Quando la principessa posò su di lui il suo sorriso
il cappello di paglia divenne la ricca corona per il nuovo re e il castello fu
pieno di grida di gioia. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Furono celebrate le nozze nella più grande felicità e presto
Maisha, Vita, sentì che dentro di sé cresceva un nuovo dono, Diara. Maisha
volle che Diara avesse la pelle scura, bruna come fertile terra, occhi
brillanti come verdi foglie e i capelli rossi come la rosa che per lei aveva
colto il suo amore. E così Diara nacque e crebbe per i suoi primi anni
circondata da amore e colori.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ma l’invidia del potere rifiutato crebbe ancor più grande di
Diara, e armò l’esercito del più potente dei re. Fu impossibile per la regina
Maisha difendere il suo regno, che mai aveva avuto bisogno di armi e mai aveva
combattuto una guerra, ma prima che la lama delle spade si abbattesse sul
sorriso della famiglia reale, le fate misero in salvo la principessina. Quando
la battaglia cessò tutto era cenere e polvere e Diara ormai era sola nel mondo.
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Le fate credevano che la piccola Diara avrebbe restituito i
colori al suo regno e che tutto sarebbe tornato come prima, ma la solitudine e
la nostalgia avevano tolto i colori dal cuore della principessa. Così le terre
rigogliose e verdi rimasero nere e dure, gli abiti delle donne non erano più
tessuti di fili d’oro e trapuntati di fiori; dagli alberi non pendevano frutti
rossi e succulenti e le acque dei fiumi riflettevano sempre un cielo denso di
nubi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tuttavia Diara crebbe forte e bellissima: i suoi capelli
rossi e i suoi occhi verdi facevano ricordare al cuore del suo popolo che la
bellezza e la felicità erano ancora possibili.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quando giunse il tempo di dare un nuovo re al regno, le fate
tornarono al castello per bandire la gara tra i principi e i giovani audaci che
volevano ottenere la mano della principessa: chi avesse portato al castello i
colori più belli sarebbe diventato re.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Giunsero al castello oro e pietre preziose, uccelli e
orchidee da ogni angolo di mondo, sete dipinte e vetri colorati, preziose
spezie dalle Indie e frutti tropicali, ma nulla faceva brillare di gioia il
cuore di Diara.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per ultimo giunse un giovane nato nel suo stesso giorno. Era
cresciuto solo, dopo la grande battaglia che aveva distrutto il regno,
rifugiandosi tra le mura del castello. Aveva lavorato duro con i suoi compagni
per ricostruire il regno e le sue case, animato sempre da una speranza nel
cuore: la bellezza e la forza sarebbe tornata a far splendere il regno e la fiducia
del popolo avrebbe reso a Diara il sorriso. Giunse allora al castello con un
grande specchio che un tempo aveva avuto preziose cornici d’oro, preda del
terribile saccheggio del più forte dei re, lo porse alla principessa e lei dopo
anni si vide. Vide i suoi capelli rossi, vide il verde dei suoi occhi, la pelle
scura come un fertile terra. Vide i colori che avevano fatto innamorare sua
madre e ricordò. Si accese il suo sorriso e il regno divampò di bellezza
infinita. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Si celebrarono allora le nozze e Diara chiese come dono alle
fate che mai più i colori potessero abbandonare il suo regno: chiese di perdere
il suo enorme potere perché mai più il seme della gioia abbandonasse la sua
terra, nemmeno dopo il più terribile lutto. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Fu così che da allora i papaveri a primavera dipingono i
campi, il cielo ogni giorno si colora di rosso al tramonto, e le stelle
trapuntano il cielo anche nei giorni più difficili. Da allora le fate, silenti,
assistono felici alla magia dei colori che esplodono, nascoste nei sorrisi che
sbocciano tra le lacrime. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Epilogo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Questa storia nasce dalla collaborazione con Le Pupe di Olga, piccole e meravigliose bambole fatte a mano con amore e fantasia. Oggi Diara, la bambola che ha ispirato questa storia, ha gli occhi del colore della terra scura: ha donato il suo verde brillante a un germoglio nascente.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-oEzc2aecdYQ/Wt70HDSv_MI/AAAAAAAACAY/u__LccPAsLsrYN9LKJ-dYDzdJTtiRAkPQCK4BGAYYCw/s1600/diara.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-oEzc2aecdYQ/Wt70HDSv_MI/AAAAAAAACAY/u__LccPAsLsrYN9LKJ-dYDzdJTtiRAkPQCK4BGAYYCw/s320/diara.jpg" width="180" /></a>Se volete vedere le altre creazioni andate sulla pagina facebook <a href="https://www.facebook.com/lepupediOlga/?hc_ref=ARSWVad_uNW8eCEXx0FhB5hZL0hCXo7PsHBiRXm7kG3DqLDEkYbitqT8DIMfewydtAg" target="_blank">Le Pupe di Olga</a>! </div>
red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-86724903233313166792018-04-17T10:18:00.000+02:002018-04-17T10:18:07.618+02:00Foeddos de Amore ... una prenda in limba sarda!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/--A5lTr_EAxE/WtB0K5uT6eI/AAAAAAAAB_8/GLpQoVqifhYXbuL8lyR5UrwF-WSxZ73rwCPcBGAYYCw/s1600/30123812_1637232602996805_1981147802373193728_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="320" src="https://2.bp.blogspot.com/--A5lTr_EAxE/WtB0K5uT6eI/AAAAAAAAB_8/GLpQoVqifhYXbuL8lyR5UrwF-WSxZ73rwCPcBGAYYCw/s320/30123812_1637232602996805_1981147802373193728_n.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 6px;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="background-color: black; color: purple;">Questo è e rimane un blog piccolissimo: uno spazio di colori, di sperimentazione, di libertà.... uno spazio di parole e vento! Uno spazio che vive essenzialmente di amicizia, di simpatia da parte di chi ci segue, di doni.</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="background-color: black; color: purple;">Così, qualche pomeriggio fa è arrivato un regalo, come spesso è capitato in questo nostro spazio, le parole hanno chiamato parole. Pubblichiamo la traduzione dei "pensieri" a cui dava voce e parola Violet nel post precedente (che trovate qui sotto): la versione in tonarese è opera di Franco Sulis un amico fedele de La Rassegna Stronza e un poeta in Limba. </span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="background-color: black; color: purple;">Grazie grazie e ancora grazie! </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: black; color: white; font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: black; color: white; font-family: inherit;">No agato prus, Amore, is foeddos chi m’aias arregallau:</span></div>
<span style="background-color: black; color: white; font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">In cale calassu ddos apo aet arrimaos?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Fortzis in su calassu de su coro,</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">po ddos tzannigare cuni-i s'atzàpidu cadentzàu?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">O in su calassu de sa mente?</span><span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<span class="text_exposed_show" style="display: inline;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">po chi is imparos tuos m’esserent fatu cumpagia in sa vida de ‘onnia die?</span></div>
</span></span><br />
<div class="text_exposed_show" style="display: inline;">
<span style="background-color: black; color: white; font-family: inherit;"><div style="margin-bottom: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ddos crico ma non fut in cui.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Apergio su calassu des’abbunnantzia,</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">ma tue ses poberu de foeddos.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ibbuido su calassu de is disagio mannos;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">e mi perdo in in d’unu mare de durtze tristura.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ma is foeddos tuos?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Tanno crico in su calassu de is arregodos:</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Is ogos tuos m’errient,</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">faent iscucuricargios de disigios,</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">si current a pare is basos,</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">agato is manos chi carignat lèbias ateras manos...</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Is fatzes tuas, Amore, is inchigiadas, su chellare su fuire ainnantis po pois torrare;</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Is promintas mantesias e is atera chi un alenu de bentu si nn’at leau.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ma is foeddos? Is foeddos tuos, Amore?</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Tanno ‘esso a su caminu, e pregunto a sa gente</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Dd’ais atobiau? Bos at foeddau de me? Ite foeddos at umperau?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Si.T’ant atobiau, agatau, cricau, perdiu… Amore!</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ma fuint is foeddos…</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Como seo sola, in sa enna de su Mare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Tirat ‘entu, mi carignat sa cara, mi faet serrare is ogos chi brusant de sale</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Iscurto.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Cantat.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Unu muilu de foeddos carignant s’animu</span><span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">e nne torrant aintro de su coro, Amore.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Mi artzant in artu.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Aperint su ballu.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Una furriada inter Gelu e Mare.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Unu iscucurigargiu.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Non chelia torrare prus.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Apo a Torrare…</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px; text-align: justify;">
Franco Sulis, Tonara</div>
</span></div>
red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-78571078572370631652018-04-13T11:14:00.000+02:002018-04-13T11:14:09.919+02:00Le parole dell'Amore<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/--A5lTr_EAxE/WtB0K5uT6eI/AAAAAAAAB_4/f8flF5FYQ8AapPkQL9a-jKHDl6ef26qCQCLcBGAs/s1600/30123812_1637232602996805_1981147802373193728_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/--A5lTr_EAxE/WtB0K5uT6eI/AAAAAAAAB_4/f8flF5FYQ8AapPkQL9a-jKHDl6ef26qCQCLcBGAs/s320/30123812_1637232602996805_1981147802373193728_n.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: black; font-family: inherit;"><span style="color: white;">Non trovo più, Amore, le parole che mi regalasti: in quale cassetto le avrò riposte?</span></span></div>
<span style="background-color: black; color: white; font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Forse nel cassetto del cuore, per cullarle con il suo ritmico battere? O nel cassetto della mente, perché i tuoi insegnamenti mi accompagnassero nella vita di ogni giorno?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Le cerco, ma non sono lì!</span></div>
</span><br />
<div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: black; color: white;"><span style="font-family: inherit;">Apro il cassetto dell'abbondanza, ma tu Amore sei parco di parole. Svuoto il cassetto della nostalgia e mi perdo in un mare di dolce malinconia. Ma le tue parole? Cerco nel cassetto dei ricordi: mi</span><span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: inherit;"> sorridono i tuoi occhi, fanno capriole i desideri, si rincorrono i baci, trovo mani che sfiorano mani... i tuoi volti, Amore, le espressioni, i silenzi, le fughe in avanti e le ritirate; le promesse mantenute e quelle che un alito di vento ha portato via con sé.</span></span></div>
<span style="color: white; font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: black; font-family: inherit;">Ma le parole? Le tue parole, Amore?</span></div>
</span><br />
<div class="text_exposed_show" style="display: inline;">
<span style="background-color: black; color: white; font-family: inherit;"><div style="margin-bottom: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Allora esco per la strada, e chiedo alle persone. Ti hanno incontrato? Hai parlato loro di te e di me? E che parole hai usato?</span><span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Sì, ti hanno incontrato, trovato. Ti hanno amato, vissuto, cercato, perduto... Amore! Ma sfuggono le parole...</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ora sono sola, sulla porta del Mare. Tira vento, mi sbatte sul viso, mi costringe a socchiudere gli occhi che bruciano di sale.</span><span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ascolto. Canta. Un vortice di parole carezza l'anima e ti restituisce al cuore, Amore. Mi solleva. Apre la danza. Una giravolta tra cielo e mare. Una capriola. Non vorrei più tornare...</span><span style="font-family: inherit;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Devo andare.</span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px; text-align: justify;">
Tornerò...</div>
<div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 6px; margin-top: 6px; text-align: justify;">
Tiziana</div>
</span></div>
red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-92141162346762802042017-11-27T14:46:00.001+01:002017-11-27T14:46:00.903+01:00Regali<p dir="ltr">Mi farò regali, per i giorni che verranno. Per la vita che dovrò vivere. Doni per il futuro</p>
<p dir="ltr">Penserò ogni giorno che mi resta, con un sorriso<br>
Accoglierò chi incontro, con tenerezza. Quella che non mi sono mai concessa, quella che non ho mai mostrato al mondo</p>
<p dir="ltr">Amerò chi mi vuole e chi non mi vuole, quando il mio cuore avrà bisogno di amare<br>
Mi lascerò amare da chi mi ama, se non può farne a meno</p>
<p dir="ltr">Starò bene da sola e in compagnia<br>
All'alba e al tramonto<br>
Con il sole e con la pioggia</p>
<p dir="ltr">Aspetterò il vento. E giocherò con lui<br>
Accoglierò bonaccia. E mi risposerò<br>
Sorriderò di niente. Spudoratamente. <br>
E piangerò i miei pianti. Senza vergogna</p>
<p dir="ltr">Vivrò la notte<br>
Ascolterò il silenzio<br>
Lascerò spazio alla voce dello Spirito<br>
Canterò parole e note senza senso<br>
Danzerò la danza antica<br>
E danzerò la vita</p>
<p dir="ltr">Conserverò il mio nome<br>
perché è prezioso<br>
Perché l'ho ritrovato e non lo lascio più</p>
<p dir="ltr">Sarò avara di discorsi e prodiga di abbracci<br>
Ma non lesinerò parole e lievi baci</p>
<p dir="ltr">Mi guarderò allo specchio con molto amore<br>
E non avrò paura di piacermi e di piacere<br>
Guarderò gli altri nel profondo, cercando il meglio. Mi specchierò negli occhi e nella luce di uno sguardo<br>
Quello che mi è donato, non quello che vorrei, quello che viene ora e incrocia il mio</p>
<p dir="ltr">Mi farò amici, in cielo e in terra, perché sono stanca di combattere la guerra antica<br>
Così perdonerò me stessa e i miei difetti. E affronterò solo la lotta per l'ingiustizia</p>
<p dir="ltr">Metterò su un giardino di erbe amare e a fianco tanti fiori da impollinare<br>
ché il miele è dolce e cura le ferite</p>
<p dir="ltr">Comprerò la lana per il telaio<br>
Monterò l'ordito che attende trama<br>
Accenderò un bel fuoco, se arriva il freddo<br>
e intreccerò fili, senza annodare</p>
<p dir="ltr">E quando verrà sera farò silenzio<br>
Ascolterò chi è qui e chi è lontano<br>
Chi può parlare e chi non può dir niente<br>
Custodirò nel cuore ogni confidenza<br>
<br>
Poi manderò un bacio, un bacio al mondo<br>
Lieve come carezza, dolce come un sorriso<br>
Allora chiuderò gli occhi<br>
E dormirò</p>
<p dir="ltr">Tiziana</p>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://lh3.googleusercontent.com/-h70he9wRQ7c/WhwXFzP2zcI/AAAAAAAAB_c/NCTbllBGgE4YVzlfxKwxHthAoNkSjOZ4wCHMYCw/s1600/IMG-20171119-WA0007.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" src="https://lh3.googleusercontent.com/-h70he9wRQ7c/WhwXFzP2zcI/AAAAAAAAB_c/NCTbllBGgE4YVzlfxKwxHthAoNkSjOZ4wCHMYCw/s640/IMG-20171119-WA0007.jpg"> </a> </div>red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-24413262401364915222017-03-14T16:18:00.001+01:002018-05-01T17:59:06.053+02:00Semi di Futuro<div dir="ltr">
Aveva fiori tra i capelli<br />
mentre cercava vita<br />
Aveva fiori tra i capelli<br />
E teneri germogli<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Aveva foglie e verdi rami<br />
nel folto dei capelli<br />
E uccelli e piccole farfalle<br />
giocavano tra loro<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Aveva il passo di una danza<br />
mentre cercava vita<br />
Ed un sorriso luminoso<br />
che riscaldava intorno<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Aveva un cuore saldo e forte<br />
di chi conosce il mondo<br />
Di chi si bagna nella storia<br />
ed esce asciutto<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Aveva mani da bambina<br />
piccole e fresche<br />
Aveva rughe da anziana<br />
Lo sguardo antico<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Aveva un piccolo sacchetto <br />
alla cintura<br />
pieno di semi e di speranze<br />
Regalo della nonna<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
"Quando cadranno fiori e foglie<br />
- i rami secchi e spogli -<br />
tu prendi un pugno di quei semi<br />
e spargili nel mondo<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Verrà l'autunno ad abitarti<br />
e un vento teso e forte<br />
che ti scompiglierà i capelli<br />
e vi porrà dei semi<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Non tutti quelli che hai lanciato<br />
quelli che sono necessari ora<br />
quelli che cullerai in inverno<br />
che primavera viene."<br />
<br /></div>
<div dir="ltr">
Aveva primavera nei capelli<br />
fiori, farfalle, uccelli<br />
Aveva seminato allora<br />
futuro che ritorna.<br />
<br />
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><img border="0" src="https://lh3.googleusercontent.com/-f7LkCJOxaP4/WMgJuwHWNkI/AAAAAAAAB-A/RRWp7hXcXzg/s640/FB_IMG_1472748996190.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" /></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">immagine da web</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://lh3.googleusercontent.com/-f7LkCJOxaP4/WMgJuwHWNkI/AAAAAAAAB-A/RRWp7hXcXzg/s1600/FB_IMG_1472748996190.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> </a> </div>
red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-42497625409529356952017-02-10T15:10:00.001+01:002017-02-10T15:10:28.359+01:00Bianca<p dir="ltr"><br>
Com'è bianca la luna, stanotte, nonna!</p>
<p dir="ltr">Bianca come la neve che orna il bosco, che copre la valle e le montagne. Bianca come la veste che avevi da bambina. Bianca come il latte buono la mattina. Bianca come il primo fiore che annuncia primavera. Bianca come il velo di zucchero sulla torta che hai sfornato. Bianca come la piccola luce che si accende nel cuore quando inizi a sperare in qualcosa di nuovo.</p>
<p dir="ltr">E tu, in cosa speri, nonna?</p>
<p dir="ltr">Spero nella primavera che viene a visitarci, nei fiori bianchi del mandorlo, in fondo al giardino, che brillano al sole come i tuoi occhi belli, quando sei felice.</p>
<p dir="ltr">Le piaceva guardare fuori dalla finestra, la sera, prima di addormentarsi. Le piaceva come guardare la fiamma che scoppiettava nel camino. Le piaceva sentire parlare la nonna, lei che aveva sempre una risposta serena ad ogni domanda della vita. Le piaceva sentirle annunciare il futuro, con quella sua fiducia incrollabile nei cicli del tempo, nel ripetersi delle stagioni, nel fiume lento dell'esistenza che conduce verso il mare.<br>
Non sapeva che presto tutto sarebbe cambiato, che la dolce brezza di primavera l'avrebbe svegliata, una mattina, con il profumo dei ciclamini e il canto degli usignoli. Non sapeva ancora che era tempo di danzare la giovinezza lontano dalla casa che l'aveva cresciuta, dalle braccia che l'avevano cullata. <br>
Non lo sapeva. Eppure, la notte, sognò un vestito nuovo e una ghirlanda di fiori di campo, di quelle che si usano per ornarsi nei giorni di festa. Sognò i balli nella piazza grande, i fuochi e i nastri colorati.<br>
Sognò un laghetto di montagna, dalle acque cristalline: si lavò a quelle acque e ne uscì trasfigurata.<br>
Sognò un fuoco, e un rametto di salvia da bruciare: chiuse gli occhi, ne aspirò il profumo e si sentì nuova.<br>
Sognò una via di fronte a sé. E si mise in cammino.</p>
<p dir="ltr">Quella mattina, a colazione, fu un fitto racconto di progetti e sogni: le si era sciolta la lingua e non riusciva più a smettere di parlare. <br>
La nonna la guardava, con uno strano sorriso luminoso sul viso.<br>
La Candida Luna ha parlato, disse. E quelle furono le uniche parole che pronunciò per tutta la giornata.</p>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://lh3.googleusercontent.com/-0YdNbf827PI/WJ3J05hnY-I/AAAAAAAAB9o/N0AjyXAjwFg/s1600/FB_IMG_1486735757836.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" src="https://lh3.googleusercontent.com/-0YdNbf827PI/WJ3J05hnY-I/AAAAAAAAB9o/N0AjyXAjwFg/s640/FB_IMG_1486735757836.jpg"> </a> </div>red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-80425029282382313312017-01-24T18:53:00.000+01:002017-01-24T19:41:51.984+01:00Il primo miracolo di LeeGrottaglie: le Stronze son tornate!<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-jVlAcEDJgbg/VNTX-pZCClI/AAAAAAAABwI/j2KIKAW53EMgScIdvpbMVSXY3M3dt70egCPcB/s1600/DSC_3885.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="140" src="https://1.bp.blogspot.com/-jVlAcEDJgbg/VNTX-pZCClI/AAAAAAAABwI/j2KIKAW53EMgScIdvpbMVSXY3M3dt70egCPcB/s200/DSC_3885.JPG" width="200" /></a></div>
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Mi avevano fatto passare la voglia. Il tempo è poco, la
concentrazione scarseggia, ma la verità è che non avevo nessuna voglia di
scrivere di calcio. Non che su Casteddu meu abbia fatto qualcosa di male, anzi,
un campionato di serie A così bello e foriero di speranze non lo vedevamo da
tempo! Ma è evidente che una squadra che sia squadra e non una sartain’e
tzitzigorros non a tutti piace. E così mi stavo accingendo a scrivere dell’esultanza
di Marcolone nostro al pareggio di Marcolino nostro contro la Roma (parlo del girone di andata), quando sento piovere fischi. Fischi a un
signore in tribuna a tifare la sua squadra con la moglie e i figli. Fischi al
nostro secondo capitano, al nostro diletto portierone. Era al punto 3 del primo
Stiletto di stagione: vogliamo una squadra di Marchi e un Marcantonio (Bruno,
of course), e voi che fate? Via la fascia? Mercenario? </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Che vergogna! Che
indicibile e fastidiosa vergogna sentire di spartire tifo e città con certi ingrati
gradassi, che peraltro di calcio non capiscono una minca di quaglia (cit. cari
amici del paesello del mio cuore). La chiave di volta era al punto 6 del nostro
primo Stiletto: le cugurre, se le conosci le eviti, se le conosci
non ti uccidono. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non le abbiamo riconosciute e hanno ucciso. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Hanno rotto ogni
cosa rompibile che avessero sotto tiro: gli equilibri, le palle, la serenità.
Hanno reso opache le esultanze per degli ottimi risultati, ingigantito le già
giganti sconfitte, dipinto ben avviata e divertente corsa verso la
salvezza come un disastro annunciato. Perché siamo più vicini all’Europa che
alla retrocessione, ma "Rastelli vattene", "Pisacane non è un giocatore di serie
A", "Murru era meglio infortunato", "Borriello sta già calando di forma", "Sau non
serve", "eh, quando c’era Cellino"… ma che palle! Che incredibile e insopportabile
fracassamento di maroni! Non vi divertite a guardare le partite del Cagliari di
quest’anno? Guardatevi Holly e Benji! Perché il calcio degli umani è come
quello che sta giocando su Casteddu, gli umani che si divertono col calcio si divertono con quel gioco lì, sconfitte e vittorie comprese, e voi di calcio, lo ripeto, non capite una
minca di quaglia secca. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E così, un triste giorno di Gennaio Marcolone del cuoricino
nostro rossoblù in silenzio è partito lasciandomi orfana per la seconda volta e
la mia voglia di dire o fare qualcosa che potesse sottolineare una comune
appartenenza con certi imbecilli stava raggiungendo i minimi storici. Ma
proprio allora la mia vena creativa si è risvegliata. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
È chiaro che Rastelli e
Giulini l’hanno fatto per noi. La squadra deve andare avanti, la vita deve
andare avanti, il tifo deve andare avanti. Show must go on! Stiletto must go
on! Tutti uniti verso la salvezza! Ma non la salvezza passeggera, quella che
una stagione ti salvi e l’anno dopo ti minacciano i giocatori finchè non
scappano e finiamo in serie B (così, per dire, l’avete visto come gioca
Donsah?). Noi dobbiamo lavorare per la salvezza eterna, è tempo di purgare la
nostra anima per sollevare morale e aspettative. Noi ora abbiamo tutto ciò che
ci serve per essere felici, noi ora abbiamo accanto ai nostri giocatori la
giusta guida: noi abbiamo Legrottaglie! Noi abbiamo LeeGrottaglie!!!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Rastelli ha capito che al reparto di difesa non mancava
certamente qualità né tanto meno esperienza, ché con il solo Brunone siamo
ampiamente sopra la sufficienza, ma un angelo custode. In porta ha lasciato
andare un evangelista solo in cambio di un arcangelo e accanto a lui in
panchina ha voluto una vera guida che elevasse gli spiriti e animasse i corpi
con uno speciale percorso di duro lavoro ed espiazione: ogni gol subito una
predica. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Impressionato Bruno al grido di “oh ragazzi, schillellè che se questo attacca a parlare vi
streccu!” ha suonato la carica. Insomma ragazzi, con la Roma non si è vinto, ma
gente concentrata in campo già ce n’era! Ah, il timor di Dio! Se tutto ciò non
dovesse bastare prevedo che ci troveremo la città invasa da Gennari e
anticoagulanti… tutti uniti verso l’obbiettivo di evitare questo scempio, mi
raccomando!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Scherzi a parte domenica sera Violet si accingeva puntuale
ad accendere la radiolina per seguire la partita. Ora, la mia radiolina si
chiama radiolina perché è sintonizzata su Radiolina per le radiocronache del
Cagliari dal 3 febbraio 1992, quando mi venne regalata, fatta eccezione per gli
anni di esilio su radio Sintony e il più duro, il confino Triestino e a tutto
il calcio minuto per minuto. Dicevamo, Violet accende la radio e… Radio Maria!
Radio Maria? Perché c’è radio Maria???? È ufficialmente iniziata l’era
Legrottaglie, bellezza! </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per fortuna la nostra fida compagna di avventure si è
ripresa e la partita è iniziata. Che dire? Dopo quel che avevamo visto della
Roma in coppa Italia sapevamo di poterci aspettare di tutto, lo sapevamo noi e
lo sapevano le cugurre. Noi abbiamo visto molta concentrazione, la capacità di
limitare le potenzialità di una squadra in lotta per lo scudetto e in un momento
di grazia. Abbiamo visto la tanto agognata compattezza, troppa difficoltà a finalizzare, ma finalmente la
capacità di non scoprirsi completamente al contropiede ogni volta che si mette
il naso nell’area avversaria. Abbiamo sentito anche un eccesso di depressione
in Vittorio Sanna e intuito una strisciante ostilità delle cugurre per Isla.
Ergo, Isla è ufficialmente un nostro nuovo beniamino, perché siamo stronze,
arrevescie e vogliamo troppo bene a su Casteddu. La sconfitta ovviamente ci ha
molto irritate, e visto che il povero Totti si è prudentemente tenuto in
panchina, farà le sue veci Dzeko: se doveste vederlo con il tendine di Achille
in mano saprete a chi darne il merito. Quanto a Spalletti, è così fastidioso
che si punisce da solo nel guardarsi allo specchio ogni mattina, ma se puntore
lo cogliesse ne saremmo comunque felici. Invece il Ninja è sempre nel nostro
cuore, con indosso qualunque maglia, su qualunque campo. Quando Sau gli ha
fatto fallo per poco non ci scappava una lacrimuccia di commozione… Quanto
amore, quanti ricordi! Perché noi non siamo cugurre, siamo stronze e delle
stronze abbiamo la memoria e il cuore grande così. Invece alle cugurre la
sconfitta ha fatto male al fegato e hanno riniziato a murrungiare: "senza un
tiro in porta dove vogliamo andare, cosa ce ne facciamo di attaccanti che non
segnano, e Rastelli vattene"… e invece Rastelli non se ne va! Perché Rastelli ha
fatto una cosa troppo intelligente. Rastelli ha Legrottaglie in panchina che
sterminerà le cugurre con la forza della pace e con l’amore. Scrivetelo a
caratteri cubitali sui muri: A Roma abbiamo vinto perdendo! Avranno un travaso
di bile! E se non bastasse organizzate una catechesi per Ultras inferociti: se
saranno grandi persone diventeranno grandi tifosi! E non sfracelleranno più
l’anima a ogni lista dei convocati. Olè!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E fu così che si compì il primo miracolo di LeGrottaglie:
fece tornare le Stronze! Perché su Casteddu è la squadra più bella, perché su
Casteddu è la squadra più simpatica, perché su Casteddu è la squadra più buffa,
perché su Casteddu ha la maglia più fashon, perché senza grandi cantori non
esistono grandi imprese, e a noi, modestamente, Omero ci fa un baffo!<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<o:p> P.S. non abbiamo dimenticato il Tonara e abbiamo in serbo meravigliose sorprese dal mondo dei giovanissimi... ma oggi, non ce ne vogliate è così!</o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-53156581031007595562017-01-13T15:07:00.001+01:002017-01-13T15:07:53.138+01:00Nonnina Mia<p dir="ltr">(foto da web)</p>
<p dir="ltr">La Luna nasce piena<br>
Cantano i lupi nella valle, un canto antico<br>
Li sento da lontano, nonnina mia<br>
Ed ho paura!</p>
<p dir="ltr">Il fuoco arde<br>
Non devi aver paura, bambina mia<br>
La pentola è sul fuoco<br>
Abbiamo pane e legna</p>
<p dir="ltr">Ulula il vento<br>
Mi entra nelle ossa, nonnina mia<br>
Ho freddo e fame<br>
Son triste questa sera</p>
<p dir="ltr">Non esser triste<br>
Ti canterò un bel canto<br>
Antico come il tempo, argento come il lampo<br>
del lupo sulla neve</p>
<p dir="ltr">Allora canta,<br>
canta e non ti stancare, nonnina mia<br>
Ti ascolterò incantata<br>
tutta la notte</p>
<p dir="ltr">La Notte è chiara<br>
La Luna è alta in cielo, bambina mia<br>
La Lepre è nella tana<br>
Il Lupo è all'erta<br>
Il Vento si è calmato<br>
Canta la brezza, ora</p>
<p dir="ltr">Ed io ti cullo<br>
Al cuore</p>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://lh3.googleusercontent.com/-QGp47Ar5278/WHjfOOUaRnI/AAAAAAAAB9E/3XHv7NGdpJg/s1600/FB_IMG_1483727305476.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"> <img border="0" src="https://lh3.googleusercontent.com/-QGp47Ar5278/WHjfOOUaRnI/AAAAAAAAB9E/3XHv7NGdpJg/s640/FB_IMG_1483727305476.jpg"> </a> </div>red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-22573934446975942.post-64497068449844592622016-11-14T18:40:00.002+01:002016-11-16T11:40:12.949+01:00Luna Bellesa!<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-fzEwCd0tKkQ/WCn2ZtUuuNI/AAAAAAAAB8o/UD7MdsYSozgLG9p8EifO1TQUsY10j5YqgCLcB/s1600/IMG_20161114_175812.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="199" src="https://4.bp.blogspot.com/-fzEwCd0tKkQ/WCn2ZtUuuNI/AAAAAAAAB8o/UD7MdsYSozgLG9p8EifO1TQUsY10j5YqgCLcB/s200/IMG_20161114_175812.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: purple;">...<i>perché per te</i></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: purple;">per ogni donna</span></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: purple;">la Luna rimarrà per sempre</span></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><span style="color: purple;">ciò che ti narravano, bambina</span></i></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: purple;"><i>tra le braccia della mamma o della
nonna</i>...</span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
L'attesa non è mai
lunga, quando giunge sera.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Puoi trovarla in cielo, o
all'orizzonte, o riflessa sul mare o in uno specchio d'acqua. Certo è
che la sua luce, in un modo o nell'altro ti rapisce e ti porta con
sé. O scende, entra ad illuminare il buio della tua notte e proietta
ombre sulla parete della stanza dove ti sei rifugiata. E nelle ombre
c'è una storia, come in quelle proiettate attraverso la pellicola
che scorre, al cinema.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Scorre la storia. Quella
del mondo. E la tua.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Era stato caldo
quell'inizio d'autunno. Troppo caldo. E troppo buio. Soffiava vento,
ma veniva da Sud, carico di umidità. C'erano stati lunghi giorni
senza cielo, grigio di giorno e viola la notte. Senza cielo, senza
sole e senza stelle. Prometteva pioggia, ma non la dava: e si restava
così, rivolti al cielo, aridi e assetati. Così gli uomini, così
gli alberi e gli animali. Così le donne. Così la terra.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Uscì di casa quella
sera, in preda a una smania che era bisogno d'aria e di spazio. Non
c'era rumore, se non quello dei suoi passi sul selciato. Ritmico.
Come il martellare del cuore nel petto e il respiro che le sfuggiva,
soffiante, dalle labbra socchiuse. Camminava senza meta e si trovò
ai piedi del promontorio che sovrasta la città, da un lato, e
all'opposto il golfo. La salita era erta: di quelle che tagliano le
gambe come il curvone e la successiva “esse” tagliano il fianco
della collina, prima di condurre in cima. Ma decise di affrontarla.
Ne valeva sempre la pena, pensò, e sarebbe stato così anche quella
sera. Da lassù il mondo è un altro e lo si può stringere da tutte
le direzioni in un unico abbraccio.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Si sentì sfiorare il
viso da un alito di vento e fu invasa dal profumo dei pini, misto a
quello dello stagno e poi, in fondo, del mare. Fu come una carezza
lieve, di benvenuto. Di quelle che non si fermano all'epidermide del
viso, ma scendono nel profondo, fino a sfiorarti il cuore, a bussare
alla sua porta, perché si schiuda. E, in quell'alito di vento si
sentì a casa, come non le capitava da tanto tempo, in nessun luogo
dove si trovasse, compreso il suo letto. Proseguì con più lena,
aveva fretta di raggiungere la cima. Dietro di lei scoppiava un
tramonto più rosso del fuoco, più fluente della fiamma che danza
nel camino, quando aggiungi legna buona e l'avvolge tutta,
circondandola di braccia affusolate e di lingue saettanti. Dovunque
posasse lo sguardo era bellezza immensa e doveva fare uno sforzo
sovrumano per non fermarsi lì, a riempirsi di quei colori, come se
non dovesse esserci un domani; a strappare pezzi di cuore e
recuperarli dai recessi di quell'orizzonte infuocato, che l'aveva
rapito e voleva farlo suo per sempre.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
In cima prese fiato e
riposò gli occhi e l'animo stanco, lasciandoli vagare sul mare e sul
cielo, ormai buio, ad est, laddove il creato aspettava già che fosse
un giorno nuovo, che giungesse mattina. Voci di umanità. Echi
lontani di vita. Il rumore del traffico o lo starnazzare di gruppi di
giovani appostati a far niente sul ciglio della strada, tra salita e
discesa: consci solo di sé; né degli amici con cui dividevano il
tempo, né dello spettacolo che il cielo offriva in quel momento. Si
distrasse. Diede un occhio al cellulare. C'erano dei messaggi, che
lesse, una chiamata a cui non aveva risposto, ma che decise avrebbe
recuperato più tardi; si perse per qualche minuto nelle notifiche
dei social, scorrendo verso il basso, senza fretta e senza interesse,
la bacheca di facebook.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
E quando alzò lo
sguardo, lei era lì. Immensa, bianca e rotonda. Luminosa, le
sorrideva, la Luna!</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Fu un tuffo al cuore, un
trovar senso a quella sorta d'ansia da appuntamento che l'aveva
accompagnata per tutto il giorno. Si guardarono a lungo. E lei si
sentì di lasciasi scrutare, di non ritrarsi, di rilassarsi, di
lasciar cadere le barriere. Stava lì, ferma e vuota, a vedere cosa
sarebbe successo ora. E provava solo uno stupore grande e nuovo, che
le muoveva corde invisibili, tese chissà dove nell'intrico delle sue
viscere di donna. E da quelle corde iniziarono a volare note, sempre
uguali, ripetute a ritmo di una nenia d'infanzia, di filastrocche
lontane nel tempo, perdute nel vento.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
E si ricordò di un tempo
che non aveva vissuto, sulle ginocchia di una vecchia, ad annusare un
profumo buono di fiori di gelsomino. Ad ascoltare storie.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Ormai la mente era in
moto e cominciò a ragionare. Le passarono davanti le leggende della
sua Terra, i chiari di luna della sua vita, le lacerazioni che
avevano segnato, quando da lassù, Luna, muta, stava a guardare, e
accompagnava, bianca e algida, i fiumi di lacrime calde che bagnavano
e aravano il suo viso. Le venne in mente il giorno che lei, la Luna,
sorse rossa e fu come un abbraccio caldo, di riconciliazione.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Si alzò il vento mentre
si guardavano a vicenda. Aprì le braccia, desiderosa di volare. E si
ricordò dei racconti delle fate: le Janas chiedevano alla Luna la
capacità di raggiungere altri luoghi lontani...
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Luna luna, para luna</i></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Paristella, luna bella</i></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Uve ses? In muntanna</i></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Sennor'Anna, s'ebba mia</i></div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>mi che jucat in Baronia</i></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Le
labbra s'erano mosse da sole e le parole erano fluite leggere al
ritmo della filastrocca, udita chissà quando, chissà dove. E mentre
rifletteva, altrettanto leggeri fluivano i desideri che non aveva più
il coraggio di pronunciare, perché non s'erano mai avverati. Così
li aveva lasciati a se stessi, ad amuffire, chiusi a chiave in un
cassetto buio e dimenticato, nei recessi di ciò che era stata, ormai
tante e tante vite fa, quando giocava spensierata, e la sera, sola
sul balcone, reinventava storie. Quelle storie che le avevano
regalato, ognuna a suo modo, le Donne della sua infanzia, miste a
insegnamento e gesti di cura.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Cosa
rimaneva di quel tempo che fu, di quei desideri, degli insegnamenti,
di quella vita felice?
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Per
scoprirlo si sarebbe dovuta guardare a lungo in fondo agli occhi,
fino a scavare in ogni sguardo negato e distolto, per troppa fretta,
per pudore, per disaccordo o disapprovazione. Non aveva uno specchio,
ma c'era lei, là davanti, Luna, più luminosa che mai, più
accogliente di sempre, le sorrideva. Così fecero un patto e
intrapresero insieme la ricerca di ciò sembrava perduto, ma
semplicemente, ora lo intuiva, era diventato terra della sua terra.
Covava nuova vita in fondo al suo essere, e germinava continuamente
per poi germogliare e mettere radici e fiorire e dare frutti e cadere
in quella sua terra. E ricominciare da capo, ad ogni stagione, ad
ogni nuovo ciclo che veniva ad abitarla.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Cosa
rimaneva di quel tempo che fu, dei desideri, degli insegnamenti, di
quella vita felice?</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Cercarono
insieme, tra le nebbie della coscienza che si addensavano e
diradavano, nel riposo di quei momenti, nel silenzio che ora regnava
sovrano. Cercarono e trovarono mille gesti di cura che lei perpetrava
ogni giorno, appresi in quel tempo lontano, ed ora reinventati,
riscritti, moltiplicati, donati. A piene mani, con cuore largo.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
E
iniziò a riconoscersi, a vedersi bella. Lei. Proprio lei. Com'era
ora, come era sempre stata!</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Rinnovarono
il patto, lei e la Luna: ad ogni andare avrebbero liberato i
desideri, avrebbero dato loro ali, per diventare grandi e volare
lontano, dove l'aria è più fina, dove nasce il vento e si respira
l'immenso. Ad ogni ritorno, invece, lei, la Luna, le avrebbe messo
sul tavolo un po' di realtà, le creature nate da quel desiderio,
perché potesse vederle e toccarle con mano. E ninnarle in un
abbraccio avvolgente. E cantarle con un canto lontano.
</div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
Come
faceva da bambina, insieme alla mamma e alla sorellina... quando in
cielo splendeva la luna:
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Luna luna </i>
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>bettamind'una </i>
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>in pitz'e sa mesa</i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Luna bellesa.</i></div>
<br />red&pinkhttp://www.blogger.com/profile/04594857632631029903noreply@blogger.com0